MERCATO CALDO Il vicepresidente frena sulla cessione del Faraone. E chiama Leo...

La promessa, questa volta, è impegnativa. «Il Milan del prossimo anno sarà molto forte»: firmato Adriano Galliani. Dietro questa frase, c'è tutto il mercato che il club berlusconiano sta per allestire. E che poggia su tre requisiti fondamentali: 1) ricavare risorse finanziarie da eventuali cessioni per non peggiorare i conti del bilancio; 2) moltiplicare la cifra tecnica della squadra; 3) orientare le scelte di mercato sul nuovo sistema di gioco che sarà adottato (il 4-3-1-2). «I giovani che sono arrivati hanno la testa giusta per trasformare questo gruppo in un grande Milan» è la convinzione di Allegri, interrogato dai tifosi rossoneri in crociera con il tecnico livornese e Galliani a bordo della nave Msc Fantasia in viaggio da Venezia e diretta in Grecia. «Nei giorni in cui sembrava incerto il destino di Allegri, tutta la squadra al completo ha chiamato in società per chiedere la riconferma dell'allenatore, compreso Pippo Inzaghi» il retroscena svelato dal vice-presidente vicario. «Naturalmente questo attestato di stima mi ha fatto piacere» la confessione dell'interessato. «Ma attenti, Allegri è stato confermato da Berlusconi non da me: io e il presidente siamo una cosa sola» l'altra precisazione di Galliani, convinto che «un allenatore si cambia quando si capisce che la situazione gli sfugge di mano».
Lo stato dell'arte del mercato milanista è il seguente: «Su El Shaarawy non abbiamo ricevuto alcuna offerta da parte del City. E' dal mese di gennaio che non sento Soriano». Verissimo. Il City non ha ancora bussato in via Turati ma è pronto a farlo dopo aver capito che c'è lo spazio per una trattativa. La partenza del Faraone è possibile solo in caso di una valutazione irresistibile. Tradotta vuol dire: tra i 30 e i 35 milioni di euro. Da reinvestire sul mercato naturalmente. Tevez è soltanto una delle piste da seguire, non l'unica. Nella notte scorsa, proprio Adriano Galliani ha avuto un colloquio telefonico con Kia Joorabchan, l'agente dell'Apache sul conto del quale Galliani non ha lesinato coccole e dettagli preziosi. «Tevez non mi tradisce, mi piace tanto perché è cattivo in campo. Sul suo ingaggio non ci saranno eventuali problemi: da noi si ridurrebbe lo stipendio», il primo. Seguito da un altro, relativo a Gabriel, il giovanissimo portiere brasiliano. «È pronto per la serie A» il giudizio di Galliani che vuol dire una scalata nella classifica dei portieri (scavalcato Amelia il quale ha confermato l'intenzione di restare a Milanello). L'argentino del City reduce da una stagione di medio rendimento (17 gol e 16 assist per 47 presenze complessive) ha un contratto da 8,5 milioni netti l'anno. Altro dettaglio: le due operazioni, partenza di El Shaarawy e arrivo di Tevez, sono indipendenti una dall'altra. Il resto del mercato rossonero è tutto centrato sul potenziamento qualitativo e numerico del centrocampo. Il primo tassello è Pioli, centrocampista della Samp, smentito invece ogni interesse per Kucka, del Genoa.

Altra telefonata colta dai cronisti tra Galliani e Leonardo, questa volta. Potrebbe schiudere le porte a una candidatura eccellente per il centrocampo, l'argentino Xavier Pastore: Ancelotti lo ha utilizzato così nel Psg.

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