La Mercedes è già nel futuro con il volante mobile

Inventato dall'ex ferrarista Allison: "Permette una dimensione extra di controllo sullo sterzo"

La Mercedes è già nel futuro con il volante mobile

Geniale, ma anche furbo, forse troppo. Non c'è un solo aggettivo per commentare l'ultima trovata di casa Mercedes, il volante mobile. Uno stratagemma che modifica la convergenza delle gomme anteriori, permettendo al pilota di azzerarlo in rettilineo così da diminuire la resistenza, aumentare la velocità e rovinare meno le gomme. Lo hanno chiamato DAS che sta per Dual Axix Steering e la Federazione avrebbe già dato alla Mercedes la sua benedizione giudicandolo regolare, anche se nel paddock di Barcellona hanno cominciato a circolare molti dubbi e gli avvocati dei team hanno cominciato a spulciare il regolamento trovando un paio di articoli che potrebbero rovinare i piani di Stoccarda come il 10.2.3 che vieta di alterare le sospensioni con l'auto in movimento. Ci sarà una discreta battaglia anche perché i team sono già sul piede di guerra con la Mercedes dopo aver visto che la Racing Point è la copia della vettura campione lo scorso anno. Non è vietato, ma non può neppure essere frutto di un semplice copia e incolla, deve esserci stato un travaso di dati

Sta di fatto quando, ieri mattina, la camera car della Mercedes ha inquadrato Lewis Hamilton che muoveva il volante avanti e indietro il mondo è rimasto a bocca aperta. Ad accorgersene subito è stato Matteo Bobbi, la voce tecnica di Sky, ex campione del mondo Gt con la Ferrari. Quando ha visto sul display della Mercedes la parola Marker ha allungato l'occhio e ha individuato la diavoleria inventata da James Allison e soci. A quel punto a Barcellona è sceso in pista proprio l'ex direttore tecnico ferrarista, oggi in forza alla Mercedes, che ha spiegato la diavoleria. «Si chiama DAS, Dual Axis Steering, ed è un'idea innovativa che abbiamo portato in pista e permette al pilota una dimensione extra di controllo sul sistema di sterzo. Come abbiamo fatto lo vorremmo tenere per noi perché è stato un grande lavoro, ma è un esempio di come il team stia continuando a spingere per andare più veloce». Quello che spaventa è come la Mercedes, la squadra che da sei anni domina la F1, stia cercando di fare un altro passo avanti per ammazzare la concorrenza ancora prima di cominciare, dimostrando di essere già nel futuro.

Con un amarezza di fondo: James Allison, direttore tecnico del team, è uno scarto della Ferrari. Così come lo era stato Aldo Costa, artefice dei primi successi della nuova era ibrida. Per la cronaca ieri il più veloce è stato Kimi Raikkonen con l'Alfa Romeo Sauber. Ma se ne sono accorti in pochi.

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