Coronavirus

Mezza Lazio è sparita, ma guai a dire virus

Rimasti a Roma Immobile e altri 8. Inzaghi si è portato dietro i primavera

Mezza Lazio è sparita, ma guai a dire virus

L'ombra del Covid sulla Lazio. La prima trasferta in Champions League dei biancocelesti dopo 13 anni di attesa (l'ultima al Bernabeu contro il Real nel 2007) è fortemente condizionata dai risultati dei tamponi svolti dai giocatori laziali. Non sono partiti con la squadra, oltre agli infortunati Escalante, Radu e Lulic, anche Immobile, Lucas Leiva, Luiz Felipe, Cataldi, Luis Alberto, Pereira, Lazzari Djavan Anderson e Armini. In realtà la Lazio non ha confermato pubblicamente la positività dei giocatori, ma, dalla Uefa, filtrano rumors a tal proposito e, i calciatori citati non sono partiti per la trasferta di Bruges, in Belgio. Bloccati a Roma anche Farris, il vice di Inzaghi, e un collaboratore dello staff tecnico Rossini. Nemmeno Tare (di solito sempre al seguito della squadra) è partito.

La situazione è allarmante, sia per le tante assenze, sia perché molti dei giocatori bloccati dall'Uefa hanno giocato sabato contro il Bologna. C'è quindi il timore che il virus (se verranno confermati i casi) possa continuare a girare anche in altri club. Inzaghi, in conferenza, ha chiesto alla squadra di restare concentrata, senza farsi travolgere dal punto di vista psicologico ed emotivo: «Abbiamo vissuto una vigilia diversa rispetto alle altre, ma dobbiamo andare e fare una gara importante contro una squadra che ha conquistato tre punti in casa dello Zenit. Andiamo oltre l'emergenza che purtroppo colpisce tutti in questo momento. Il problema principale è legato al fatto che non potremo fare rotazioni, ma faremo di necessità virtù. Ogni domenica, così come in settimana, quando c'è la Champions, ci sono responsabilità». Il tecnico detta le linea: «Dobbiamo dare seguito all'ottimo esordio con il Dortmund, anche se la gara è complicata e si è complicata ulteriormente. Loro sono una squadra fisica, con un ottimo centrocampo. Servirà una partita molto intensa, in Europa i ritmi sono alti, cerchiamo di portare a casa un risultato positivo».

Nonostante i tanti assenti, Inzaghi ha un dubbio in attacco. Senza Immobile, giocherà Correa dal primo minuto. La prima punta sarà uno fra il neoacquisto Muriqi (il più pagato dell'ultima sessione di mercato) e Caicedo, che sembra leggermente in vantaggio. Proprio visti i tanti indisponibili Inzaghi vuole affidarsi alla vecchia guardia. Ma è evidente che il Covid rischia di compromettere la notte che la Lazio e i laziali aspettavano da 13 anni.

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