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Miki oltre il senso di colpa: "Allenarmi mi ha fatto risentire vicina a papà"

Il ritorno della Shiffrin ferma da un mese: il peso di sentirsi responsabile per quell'incidente fatale

Miki oltre il senso di colpa: "Allenarmi mi ha fatto risentire vicina a papà"

M ikaela Shiffrin si sente finalmente pronta per tornare. Con un volo privato è partita ieri dal Colorado diretta in Svezia, dove la settimana prossima a Åre dovrebbero (il condizionale ormai è d'obbligo per presentare qualsiasi programma) andare in scena tre gare della coppa del mondo femminile: slalom parallelo giovedì 12, gigante in notturna venerdì 13 e slalom sabato 14. Dopo un mese di silenzio con messaggi e post dedicati solo e sempre allo scomparso papà, la numero uno dello sci è riapparsa sui social. Seduta su una seggiola con alle spalle una foto del padre Jeff, Mikaela si è rivolta al mondo leggendo parole toccanti. «Il 2 febbraio 2020 sarà per sempre una data spartiacque fra la vita in cui mio padre c'era e quella di adesso. Io e la mia famiglia siamo quasi affogati fra i messaggi di amore e supporto, dimostrazioni che ci hanno aiutato a tirare avanti. In molti ci chiedono come stiamo e quando usciremo da questo terribile periodo. La risposta è che per ora non abbiamo nemmeno provato a uscirne e forse non lo faremo mai, perché accettare questa nuova realtà richiederà tempo. Forse non vogliamo nemmeno che ciò avvenga, perché lui è sempre con noi, lo sentiamo nei nostri cuori, nei nostri pensieri, nel cielo, nelle montagne, sulla neve. Ha lasciato un segno e quello resterà. In molti mi hanno chiesto e mi chiedono quando tornerò allo sci e alle gare. In questo ultimo periodo mi sono allenata un po', è stato terapeutico, sciare mi ha fatto sentire più vicina a mio padre, ma mi ha anche distratto, in modo che quella vicinanza fosse separata dal dolore. Volo in Svezia, ma non faccio promesse, non so se farò le gare e non mi pongo obiettivi. Voglio solo provare a fare delle belle curve. Penso che ciò renderebbe felice mio padre».

Mika torna dunque, evviva, la Coppa del mondo è andata avanti per oltre un mese aspettandola e chiedendosi come e quando avrebbe superato il terribile senso di colpa che l'ha abbattuta. Già, perché Jeff Shiffrin è morto cadendo dal tetto della nuova casa che Mikaela aveva regalato a sé e alla sua famiglia. È morto tentando di pulire i pannelli solari che si erano ghiacciati. È salito sul tetto da solo, ma se la moglie Eileen fosse stata con lui, di sicuro non gli avrebbe permesso di correre quel rischio. Invece mamma Shiffrin era a Folgaria con Mikaela, perché dopo aver deciso di interrompere quel rapporto quasi morboso proprio per stare più vicina al marito, Eileen poco prima di Natale aveva dovuto tornare in pista.

È bastato un 17° posto (nel gigante di Courchevel, era il 17 dicembre) per mandare all'aria il progetto separazione. Eileen è tornata e Mikaela ha vinto due gare a Lienz a fine 2019. Eileen non è più ripartita e Jeff l'ha raggiunta in Europa. È rimasto un mese, fino a Bansko, altre due vittorie per Mikaela, e poi è tornato in Colorado, dal figlio e dal suo lavoro di anestesista a Denver. Ma i pannelli solari della favolosa villa a Edwards erano ghiacciati, non funzionavano più...

«Bentornata» ha scritto su Instagram Federica Brignone, felice di poter di nuovo confrontarsi con Mikaela in pista.

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