Calcio

Dal Milan ad Ancelotti vince il calcio "intelligente"

Il football non ha bisogno di inventori, quando è giocato con le testa e non con l'esasperazione maniacale della tattica, finisce di pagare. Così è accaduto al Maradona, così ha saputo fare il Milan semifinalista

Dal Milan ad Ancelotti vince il calcio "intelligente"

Penso che a molti docenti del calcio totale riesca difficile accettare la storia di Napoli-Milan. Perché il football non ha bisogno di inventori, quando è giocato con le testa e non con l'esasperazione maniacale della tattica, finisce di pagare. Così è accaduto al Maradona, così ha saputo fare il Milan semifinalista.

È stato bello tornare indietro di mezzo secolo, quando le squadre italiane andavano all'estero, resistevano alla furia agonistica e al frullare di azioni in ogni zona del campo per poi punire in classico e perfido contropiede e portare a casa il risultato. Così ha saputo fare il Milan, con un football pratico, intelligente nel senso etimologico dunque sapendo leggere lo sviluppo del gioco di un Napoli furente e sfortunato dopo aver perso quattro titolari, due alla vigilia e due in corso d'opera ma anche prigioniero di un sogno e di un tensione emotiva.

Il possesso palla della squadra di Spalletti, troppo agitato il toscano, ha prodotto una sola conclusione, la saggezza tattica di Pioli ha portato a tre occasioni chiarissime garantite dall'esplosività di Leao. Due sistemi di gioco diversi, direi opposti, là dove la serie eccessiva di passaggi del Napoli ha sempre permesso alla terza linea milanista di organizzarsi, preoccupata soltanto delle idee meravigliose di Kvara che poi, secondo il destino di certe serate, ha trovato Nembo Kid Maignan sulla strada della speranza, come era capitato a Giroud con Meret, il pari finale di Osimehn è caffè con il sale.

Lo stesso film di sapienza tattica si è visto a Londra dove il Real Madrid ha assistito alla giostra del Chelsea per poi colpirlo con Rodrigo, in un situazione di tre contro sei, all'ex squadra di Conte e Sarri non servono i seicento milioni spesi da Todd Boehly ma è indispensabile un attaccante di peso, o meglio un centravanti e questo dovrebbe essere Lukaku, a fine corsa interista.

Stasera si conosceranno le avversarie di semifinale, direi Manchester City-Real Madrid, sull'altra non dico ma spero.

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