Ancora un altro errore arbitrale ai danni del Milan. Dopo Cüneyt Çakır, disastroso nella sfida contro l’Atletico Madrid, stavolta è l'arbitro tedesco Felix Brych a finire nel mirino della critica. Sembrava poter essere una garanzia, vista la sua grande esperienza internazionale ma così non è stato: anche in questa circostanza, una svista arbitrale è risultata decisiva per le sorti della squadra rossonera.
Al 46enne avvocato di Monaco di Baviera viene contestata una gestione non proprio omogenea dei cartellini ma soprattutto la decisione di lasciar correre in occasione del gol del Porto. Al triplice fischio finale Stefano Pioli ha chiesto subito chiarimenti all'arbitro Brych colpevole di aver sorvolato su un episodio che in diretta e dallo stadio, è sembrato molto dubbio. Poi a fine partita ha preferito non commentare, limitandosi a dire: "Non parlo degli arbitri".
L'episodio
Prima che Luis Diaz mettesse in rete la palla che ha deciso la partita, l'azione sembra essere stata condizionata da un fallo di Taremi su Bennacer, contatto sospetto che aveva indotto i rossoneri a chiedere a gran voce all'arbitro di annullare il gol. Le immagini mostrano chiaramente come, nel tentativo di conquistare un pallone aereo, i due calciatori si contendano la sfera, ma è l'attaccante del Porto a commettere fallo.
Taremi infatti prova a vincere il contrasto con l'avversario guardando prima la posizione di Bennacer puntando al corpo del giocatore per poi colpire il centrocampista rossonero. A quel punto, con Bennacer a terra, Taremi riesce anche a far carambolare la palla sui piedi di Luis Diaz che raccoglie la sfera e calcia in porta mettendo a segno il gol della vittoria. In quel caso il direttore di gara ha fatto correttamente terminare l'azione, culminata con il gol, per poi riservarsi qualche secondo per decidere sull'episodio in questione che non ha ritenuto poi falloso.
Il dettaglio sfuggito
Non sembrano davvero esserci dubbi sul fatto che la spallata di Taremi, ai danni di Bennacer, sia fallo. La posizione di Brych in quell'occasione era corretta ma in realtà c'è un dettaglio che inganna il fischietto tedesco. Dalle immagini è chiaro come il direttore di gara non abbia fatto caso allo sguardo di Taremi che si è prima accertato di vedere dove fosse posizionato Bennacer. In questo caso la decisione non poteva essere cambiata dal Var che non interviene sui contatti di campo che vengono valutati solo e soltanto dall'arbitro.
E così, dopo il rigore contro l'Atletico Madrid, un altro errore arbitrale costa la terza sconfitta ai rossoneri. Un leit motiv che, tra mille rimpianti, sta accompagnando il ritorno dei rossoneri in Champions League.Segui già la nuova pagina Sport de ilGiornale.it?
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