Milan, Boban e Gazidis a giudizio da Singer

Guerra interna tra il Cfo e l'ad. Il numero uno di Elliott chiamato a mediare

Milan, Boban e Gazidis a giudizio da Singer

La dichiarazione di guerra intestina è stata consegnata all'ambasciatore milanese di Elliott, l'ad Ivan Gazidis, di primo mattino all'ora del caffè, con la pubblicazione sulla rosea dell'intervista al Cfo del Milan Zvone Boban. Il dirigente croato, già numero due della Fifa, ha definito la trattativa segreta realizzata da Gazidis con il semi-sconosciuto allenatore tutto fare tedesco Ralf Rangnick, scopritore di Firmino e Haaland, «irrispettosa e inelegante» così esprimendo anche solidarietà a Paolo Maldini che in precedenza aveva definito quel profilo «inadatto a guidare il Milan», quindi candidandosi a uscire di scena nel caso di conferma dell'operazione ormai data per scontata dai boatos rossoneri. Non avendo ottenuto dall'ad soddisfazione alcuna per un incontro chiarificatore a tre, Boban è andato anche oltre e ha chiesto ufficialmente a Elliott, l'azionista, di uscire allo scoperto e procedere a un chiarimento sui ruoli e sul piano del futuro del club.

L'ha fatto dopo aver ricordato che per esempio Zlatan è arrivato al Milan con benefici sotto gli occhi di tutti - grazie al pressing personale, agevolato dalla comune lingua madre. «Prima di Natale mi ha scritto: congratulazioni, avete preso Ibra» il dettaglio rivelato e la frase con cui lo svedese ha annunciato il suo sì al trasferimento in Italia e al ritorno a Milanello. A questo punto, l'attenzione dei media, da Milano si è trasferita a Londra, dove hanno sede gli uffici europei di Elliott e dove risiede la famiglia Singer che è il dominus del fondo proprietario del club rossonero. Di recente, in più occasioni, il capo-famiglia Paul, ha fatto sapere attraverso i suoi canali, che la fiducia nei confronti di Gazidis era rimasta intatta a dispetto dei risultati sportivi deludenti e della montagna di soldi spesi e investiti nell'operazione calcistica, la prima gestita in prima persona dal fondo. Di sicuro, l'intervista di Boban che ha lamentato anche «la demilanizzazione del Milan» ha provocato sconcerto e dispetto perché, fanno sapere fonti ben informate, Londra avrebbe gradito una replica meno appuntita al loro ad che ha prodotto conseguenze facilmente immaginabili sui social dove i tifosi hanno protestato per l'esplosione dell'ennesima guerra interna.

Chi conosce bene il modus operandi di Paul Singer segnala che si tratta di un avvocato per segnalare la propensione a non adottare provvedimenti di pancia ma a meditarli e a concordarli con la squadra di legali, grazie alla quale ha vinto la storica battaglia con l'Argentina. L'unico disposto a far finta di niente è stato Stefano Pioli, incassatore campione del mondo.

Nell'intervista al canale rossonero ha parlato di tutto tranne che di questa dolorosa e grave rottura confessando di aver gradito lo spostamento della partita col Genoa («ma dovevano deciderlo prima») e dando la notizia del possibile recupero di Donnarumma e Kjaer per mercoledì sera in coppa Italia.

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