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Milan, Cardinale senza freni ma RedBird non piace a tutti

Cerchione (Blue Skye) si dimette dal Cda e porta Elliott in tribunale in Lussemburgo. Il closing non è a rischio

Milan, Cardinale senza freni ma RedBird non piace a tutti

La conquista di Paolo Maldini e uno stadio mondiale: sono questi i due pilastri che reggono la prima, solida intervista di Gerry Cardinale rilasciata al Financial Times nella qualità di nuovo proprietario del Milan. Racconta alcuni particolari della sua full immersion rossonera (ad esempio l'incontro avuto con l'ad della Lega serie a Luigi De Siervo, ndr) e segnala qualche data strategicamente decisiva per offrire il senso completo della sua prima missione milanese. Sull'intesa seguita all'incontro -avvenuto in forma strettamente privata- con Paolo Maldini adesso abbiamo anche una data e la durata (31 maggio, 24 ore prima del signing, e 3 ore e mezza): dettagli che finiscono per cestinare definitivamente tutte le leggende metropolitane sulla freddezza del capo dell'area tecnica il quale deve ancora tecnicamente firmare il rinnovo insieme a Massara (Moncada, capo scooting, invece è sotto contratto). «Per me - ha spiegato Cardinale al prestigioso quotidiano londinese - era molto importante conquistare Paolo: c'è stato un incontro fantastico di 3 ore e mezzo».

L'operazione Milan, per il numero uno di RedBird Capital, ha un'altra data utile da mandare a memoria: giovedì 5 maggio, quattro giorni dopo il successo sulla Fiorentina, l'inizio della cavalcata trionfale verso lo scudetto. In quella giornata Cardinale è partito da New York per Londra dove ha incontrato Gordon Singer per prendere il posto di Investcorp nella trattativa d'acquisto del Milan. Il secondo pilastro dell'intervista è lo stadio. Gerry Cardinale, sul tema, dopo la visita al sito di Sesto San Giovanni, ha le idee chiarissime: «Milano e l'Italia meritano uno stadio di livello mondiale che ospiti il meglio dello sport e dell'intrattenimento a livello globale».

In perfetto tempismo con l'intervista, ieri si è riunito il cda del Milan che ha espresso il forte gradimento per l'operazione fra Elliott e RedBird Capital, gradimento che si aggiunge a quello dell'associazione dei piccoli azionisti. L'unica voce di dissenso è quella di Salvatore Cerchione che si è dimesso dal cda in polemica con la cessione e si è rivolto al tribunale del Lussemburgo. Secondo fonti autorevoli, come ha riferito l'agenzia Ansa, tale azione non è in grado di bloccare il passaggio delle azioni, tanto che Elliott non è preoccupato, e secondo il sito Calcioefinanza sarebbe spiegabile con la richiesta del riconoscimento di un maggiore valore della quota del 4,27 detenuta da Cerchione e D'Avanzo attraverso Blue Skye. A casa Milan, nel frattempo, hanno proseguito i contatti di calcio-mercato per allestire la prossima stagione calcistica (ormai a un passo Lang, trequartista del Bruges). Efficace in materia l'immagine scelta da Zlatan Ibrahimovic sul suo profilo Instagram: ha postato una foto di lui con le braccia spalancate verso la piazza gremita di tifosi il giorno dopo la conquista dello scudetto con la didascalia casa Ibra.

Nei prossimi giorni, lo svedese incontrerà Maldini e Massara per definire il rinnovo contrattuale con una cifra simbolica e bonus legati al rientro in attività che dovrebbe coincidere con gennaio 2023, nei giorni della supercoppa d'Italia contro l'Inter.

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