Federico Malerba
Il mercato del Milan ha ricominciato a muoversi vorticosamente ma la nuova stagione non lo aspetta, prima del fatidico 31 agosto i rossoneri scenderanno in campo altre quattro volte e Montella dovrà fare con quel che c'è, probabilmente anche ruotando i giocatori perché «pochissimi non subiscono un calo giocandole tutte». A cominciare da stasera, contro i macedoni dello Shkëndija. C'è un passaggio ai gironi di Europa League da ipotecare subito anche senza gli infortunati Biglia e Romagnoli (comunque già riaggregato al gruppo) e senza il nuovo centravanti.
Che si tratti di Nikola Kalinic o di un altro ancora più forte lo scopriremo nelle prossime due settimane, ma intanto il croato è virtualmente un giocatore del Milan. La Fiorentina che chiuso per Simeone, ieri mattina ha accettato l'offerta da circa 25 milioni e nel pomeriggio il giocatore ha svuotato il suo armadietto al centro sportivo viola. Oggi sarà a Milano per le visite e la firma sul contratto. «È un giocatore funzionale al nostro calcio - ha detto Montella -, un altruista che sa muoversi in ogni situazione di gioco. Magari non è un bomber puro ma sarebbe gradito». Parole meno dolci le ha avute per Bacca che si è ufficialmente accasato al Villarreal, prestito oneroso da 2,5 milioni con diritto di riscatto fissato a 15,5: «Ha dato un grosso contributo per portarci in Europa ma ci aspettavamo di più da lui. Non sono riuscito a sfruttarne tutte le capacità perché avevamo visioni diverse di ciò che deve fare un attaccante in campo».
Oggi la punta centrale sarà Andrè Silva. Il tecnico vuole farlo abituare gradualmente al calcio italiano, tant'è che a Crotone potrebbe giocare Cutrone, e gli regala una partita morbida per prendere confidenza con San Siro. Con una raccomandazione: «Deve giocare sereno senza voler dimostrare tutto subito, ha potenzialità enormi e lo vedo crescere in maniera esponenziale». Con Niang che al pari di Paletta è rimasto fuori dai convocati ed è sempre più vicino allo Spartak Mosca, ai suoi lati dovrebbero esserci Borini e Suso. Ieri lo spagnolo era accanto a Montella e si è proposto come jolly offensivo: «Gioco esterno ma entro nel campo, quindi posso fare anche il trequartista. E da seconda punta in un 3-5-2 ho già giocato con Gasperini». Molti pensano che per le caratteristiche dei giocatori sarà proprio il 3-5-2 il punto d'arrivo di Montella, ma per ora si va avanti col 4-3-3: in difesa Zapata dovrebbe spuntarla su Musacchio per affiancare capitan Bonucci, all'esordio ufficiale e Antonelli avrà una chance a sinistra; a centrocampo Montolivo sarà il vertice basso, mentre Çalhanoglu è favorito su Bonaventura come mezzala sinistra.
«Fisicamente stiamo crescendo - ha assicurato Montella -, ma loro sono organizzati e hanno più partite ufficiali nelle gambe». Prudenza di rito. In realtà tutti si aspettano una vittoria, a cominciare dai 35.
000 che nonostante una Milano semideserta sono pronti a soffiare alle spalle del Diavolo. Non sarà la Champions («se saremo bravi potremmo vincerla anche prima dei quattro anni previsti da Bonucci», promette Vincenzino), ma profumo d'Europa dopo tre anni d'assenza fa battere i cuori rossoneri.
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