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Milan e Inter "sbandano" ma le curve raddrizzano la loro strana vigilia

I tifosi rossoneri sistemano il caso dei biglietti negati ai viola, quelli nerazzurri difendono Radu.

Milan e Inter "sbandano" ma le curve raddrizzano la loro strana vigilia

Milano. Nelle ore cariche di maggiore tensione per Inter e Milan, avviate allo sprint tricolore di maggio, i messaggi virtuosi arrivano dalle rispettive curve. I tifosi interisti si sono presentati ad Appiano Gentile e hanno pubblicato sulla cancellata della Pinetina uno striscione d'incoraggiamento e di assoluzione per il grande accusato di Bologna, il portiere Ionut Radu, finito nel mirino dei social. Per i catastrofisti è diventato il responsabile di uno scudetto già perso. Testo secco ed efficace: «Incazzati ma pur sempre innamorati: forza Radu». Perfetto per stemperare la tensione intorno al portiere di riserva di Simone Inzaghi, difeso a caldo dall'allenatore e poi dal suo agente, Oscar Damiani, intervenuto per segnalare la probabile origine dello sfondone («ha giocato poco, se fossi in loro lo farei giocare anche a Udine»). In effetti Radu è rimasto per lunghi mesi ai margini dell'Inter e si prepara - a fine stagione - a un trasloco definitivo anche se le dimensioni del suo stipendio (1,8 milioni di euro netti) lo rendono compatibile con pochi club. Nelle stesse ore, sempre dal fronte interista, hanno ripreso a circolare notizie incoraggianti sul conto di Handanovic, destinato a un recupero lampo dopo la lombalgia che l'ha tenuto in panchina a Bologna.

Di segno identico il comportamento della curva sud milanista. Sono stati i primi a esprimere solidarietà nei confronti dei tifosi viola («il settore ospiti è sacro» hanno scritto in una nota invitando il Milan a provvedere diversamente) esclusi dalla possibilità di acquisto dei biglietti, andati esauriti. Al loro comunicato, e alle proteste dei dirigenti fiorentini (Barone versus Scaroni), ha fatto seguito poi il provvedimento della questura di Milano che ha annullato la vendita del terzo anello verde solitamente riservato alla tifoseria ospite. Di qui il cambio in corsa: i milanisti acquirenti di quei biglietti disponibili dopo circolare dell'osservatorio (più di 4mila) saranno rimborsati, e i tagliandi rimessi in vendita per accogliere la fetta di tifo viola (circa 1.500) attraverso il solito circuito.

La vicenda dei biglietti ha di fatto distratto l'attenzione dalla trattativa dei due fondi (preliminare rinviato a prossima settimana, due diligence conclusa «senza rilevare criticità» il giudizio) e in piccola parte dall'appuntamento di domenica 1 maggio con la Fiorentina, già riuscita all'andata nell'impresa di infliggere a Pioli la prima sconfitta stagionale (novembre 2021, 4-3 per i viola il risultato finale).

L'unica voce uscita da Milanello è quella di Oliviero Giroud (gol pesantissimi i suoi: a Napoli, nel derby di ritorno, il primo alla Lazio) il quale ha messo in fila indiana quattro verbi prima di declinare la parolina magica («dobbiamo sognare, pensare, mangiare, respirare questo scudetto») ridando così fiato e speranze che sembravano dimenticate prima del famoso asterisco.

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