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Milan, gli esami scudetto non finiscono mai. Pioli dopo le grandi alla prova delle piccole

L'anno scorso tallone d'Achille. Ma le assenze non permettono cambi

Milan, gli esami scudetto non finiscono mai. Pioli dopo le grandi alla prova delle piccole

Al quinto giorno (leggasi turno di campionato), Stefano Pioli ha deciso di riposare (niente conferenza stampa di rito) per non inflazionare la sua comunicazione e forse anche per non dover ripetere quel che ha già spiegato un paio di volte dal 22 agosto in avanti. E cioè che questa volta a decidere l'alta classifica più che gli scontri diretti, contribuirà l'esito delle sfide con le squadre che competono alle spalle delle famose sette sorelle, al momento rimaste in sei per il ritardo della Juve. La contabilità in questo senso, per ora, ha un segno positivo: 4 punti tra Lazio e Juve, successo domestico e pari in viaggio, media perfetta. Venezia (stasera) e Spezia (sabato pomeriggio), concentrati in poche ore, hanno segnalato a Milanello una prima difficoltà: concilierebbero con un ricco piano di turn over per dare visibilità alla rosa e per far riposare i tanti che hanno tirato la carretta nelle cinque sfide (più gli impegni internazionali) precedenti. E invece Pioli si è ritrovato ancora una volta con i disponibili contati per via dei numerosi ko capitati in sequenza (l'ultimo quello di Kjaer).

Per esempio lo spagnolo Diaz avrebbe bisogno di rifiatare in vista dei futuri impegni e invece per il ritardo di Messias, è costretto agli straordinari: l'unico sostituto potenziale, in rosa, è Daniel Maldini. Per trascurare l'esigenza di Rebic, un altro decisivo eversore della Juve dopo aver spaventato il Liverpool, riconfermato come terminale d'attacco a causa della ridotta salute di Ibra e Giroud: il francese non può ricominciare nemmeno dalla panchina, ieri ha interrotto l'allenamento. La seconda contro indicazione è una ferita ancora aperta della passata stagione. Per chi non ricordasse, il Milan fu disarcionato dal primo posto occupato per tutto il girone d'andata e una porzione del ritorno dopo la clamorosa sconfitta subita a La Spezia (con Ibra in campo). Venne liquidato come un peccato di presunzione e probabilmente andò proprio così.

Perciò Pioli è da qualche giorno sul chi va là e avrebbe voglia di procedere a qualche cambio se non risultasse appunto frenato dal rischio di cadere nella trappola. Due strepitosi protagonisti della recente cavalcata, Theo Hernandez e Kessiè, hanno denunciato qualche ritardo nella condizione: Bennacer è un co-titolare e può presentarsi stasera al fianco di Tonali, il pilastro di questo nuovo Milan. L'unico altro ricambio a disposizione è Florenzi al posto dello spremuto Saelemaekers.

Ballò Tourè, alternativa al franco-spagnolo, è sempre alle prese con l'apprendistato.

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