Il cambio di proprietà a casa Milan è in arrivo. La conferma, indiretta, è giunta dal presidente del Tolosa Comolli, francese a dispetto del cognome italiano, ex allenatore di calcio con discreta esperienza internazionale. Errata, secondo quel che trapela dalle fonti di Gerry Cardinale, solo la data del closing fornita dallo stesso Comolli, e cioè martedì 6 settembre. Le firme ci saranno ma il giorno definito non c'è ancora e comunque avverranno nel mese di settembre, rispettando così gli impegni presi. Nell'intervista piena di complimenti al suo azionista, da segnalare la previsione della durata del fondo alla guida del Milan: secondo Comolli sarà di «12 anni». Non sappiano se è una buona notizia oppure no. Lo capiremo dalle prossime mosse. Specie quelle sul mercato che molte critiche e censure hanno già procurato sul lato social. Può essere che il pari di Bergamo - da non considerare un pessimo risultato - abbia procurato una spinta a concludere le due operazioni rimaste in canna, cioè il centrocampista-difensivo (candidatura di Onana del Bordeaux stimato anche da Maignan e Adli: a proposito di quest'ultimo, la sua esclusione dalle prime due partite, è solo strategica, per concludere l'inserimento) e il difensore centrale (Tanganga del Tottenham). Maldini e Massara, ieri in sede, non sono in partenza per Istanbul, sede del sorteggio Champions (Franco Baresi e Vercellone i due inviati), proprio per questo motivo.
C'è attesa e curiosità infine oltre che per la terza maglia (color verde con richiami a Milano, foto) per la sfida di sabato col Bologna: dovrebbe coincidere con il debutto dal primo minuto di De Ketelaere, diventato già un beniamino del pubblico nonostante abbia disputato solo i ritagli delle prime due gare.
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