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Milan, Inter e le altre big. Tutti i guai che l'estate non è riuscita a risolvere

Dalle milanesi a Napoli, Juve, Roma e Lazio. Nobili pretendenti imperfette. Ecco perché

Milan, Inter e le altre big. Tutti i guai che l'estate non è riuscita a risolvere

Nell'ultima decina di anni il pubblico calcistico italiano si è spesso dibattuto nel dubbio: vince la più forte o la meno debole? Gli antijuventini duri e puri hanno sempre trovato la risposta pronta: la meno debole. Ma poi l'Inter, che perde uno scudetto per la papera di un portiere e poco più, rovina le teorie. E il Milan è andato all'incasso. Dunque squadre nobili ma conviene guardare il dritto e il rovescio: bontà calcistica, ma pure le crepe. Il mercato fortifica a parole. E nei fatti? Prendiamo la Juve: a colpo d'occhio ha rinforzato l'attacco (Di Maria più credibile di Dybala), poi che ne sarà dipenderà da Vlahovic e magari dalla lunga attesa per Chiesa. La difesa potrebbe sentirsi indebolita senza Chiellini e De Ligt, ma Bremer e Gatti potrebbero sconfiggere il pessimismo. Ed allora rieccoci al punto di partenza: la Juve degli ultimi anni era meno solida a centrocampo e così sarà. Attenuante l'infortunio di Pogba, ma non basta. Se non arriverà Paredes, mancherà il solito play maker. Quindi Juve punto in meno a centrocampo.

A ciascuno il suo: il Milan non ha fatto grandi sforzi per dotarsi di un secondo cannoniere a prova di gol. Dicono: Origi, ex Liverpool, vale la crema per gli attaccanti: ha avuto solo sfortuna. Infatti al Liverpool lo tenevano in panchina: perlomeno strano. Giroud è una garanzia ma l'età non aiuta. Ibra per ora è oracolo più che giocatore. Leao deve aumentare il numero dei gol, Rebic ogni uso non è un goleador. I campioni d'Italia dimostrano di credere più all'idea che gli scudetti si conquistano con una buona difesa (forse la migliore in serie A) piuttosto che con tanti gol all'attivo. Del resto negli ultimi 12 anni nessun capocannoniere ha vinto lo scudetto. Forse Pioli avrebbe gradito ancora un tassello a centrocampo: quello attuale non è detto tenga botta sia in campionato sia in Champions. Esatto contraltare per l'Inter ancor più rinvigorita in mezzo al campo ma che sta tentando in ogni modo di crearsi danni difensivi. Manca un altro difensore affidabile e questi aspettano l'offertona per vendere Skriniar. Stravaganze del calcio un tempo esperto di tesi difensive. Poi c'è chi deve scommettere sulla novità. La Lazio ha mantenuto struttura inalterata e creato una nuova coppia di difensori centrali: Casale, ex Verona, e Romagnoli che a Milano ha dimostrato i limiti. Mourinho ha strutturato la squadra su una banda di corazzieri ed è una forza. Al tempo stesso diventa limite quando serve velocizzare ed evitare i tipi sguscianti altrui. Finora il muro difensivo ha retto bene. Un dubbio? Quanto renderà Dybala: croce o delizia per indirizzare la stagione. Infine il Napoli si è privato di fantasia e ispirazione: una scommessa rischiosa. Spalletti conta molto su un attacco nuova formula e una difesa senza Koulibaly: con due difensori centrali dai nomi impronunciabili.

Quasi un avviso: sicuri che non ci saranno grovigli di troppo? Sintesi: nobili ma imperfette pretendenti al titolo.

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