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Milan-Maldini, caso chiuso. Ma resta la grana Elliott

Intesa raggiunta, biennale e autonomia decisionale. Paolo però ha rotto col fondo che rimane in società

Milan-Maldini, caso chiuso. Ma resta la grana Elliott

Milano. Gli avvocati delle parti (Milan società e Paolo Maldini) hanno completato il loro lavoro scambiandosi le diverse bozze. Perfezionate anche le rispettive traduzioni da sottoporre all'attenzione di Gerry Cardinale. Da lunedì, al ritorno di Paolo Maldini dal fine settimana a Ibiza e dalla festa di compleanno, ogni ora sarà utile per procedere alle rispettive firme. Da controllare, per capire meglio la fine della telenovela, le modalità concordate riferite sia all'autonomia operativa reclamata dal capo dell'area tecnica (in era Elliott doveva ricevere, per ogni operazione, l'approvazione del comitato ristretto; il prestito con diritto di riscatto di Messias presentato all'ultima ora, saltò il passaggio, ndr). Di sicuro l'ex capitano riferirà allo stesso Cardinale mentre sembra sia stata respinta l'idea di una comunicazione specifica della divisione tecnica che resterà affidata a quella istituzionale. Sancito il nuovo patto (2 anni più opzione sul terzo), bisognerà passare alla parte decisionale del calciomercato che è rimasto in sospeso e non solo per il ritardo (ingiustificato e pericoloso) del rinnovo. Perché ad esempio il Milan non ha sicuramente cambiato linea guida e pertanto il Botman pagato 40 milioni dal Newcastle sarebbe stato comunque irraggiungibile a meno di una intesa chiusa a fine maggio quando Maldini firmò l'intervista con cui ha ufficialmente rotto i rapporti con Gazidis ed Elliott.

Adesso molti agenti busseranno alla porta di Maldini e Massara perché tutti - come ha ricordato lo stesso Marotta - hanno il dovere di puntare a un calcio sostenibile e non tutti hanno la possibilità di spendere un tesoretto da 50 milioni (al netto di eventuali cessioni che può salire fino a 60 o 70, ndr). Il procuratore di Ziyech, del Chelsea, è stato tra i primi a proporsi dopo gli intermediari di Gabriel Jesus, Ibanez e altri ancora. Inoltre Chelsea e Psg hanno pubblicato la lista dei rispettivi esuberi. Il vero nodo, alla fine, però rimane quello sullo sfondo: e cioè poiché Elliott è rimasto nella compagnia azionaria e conserverà i suoi consiglieri nel cda, sarà bene provvedere anche a una sorta di armistizio pubblico e sincero tra i rappresentanti del fondo e Maldini stesso per evitare che il dissidio, scoperto, possa incrinare il clima di perfetta unità, segreto alla base del successo degli ultimi due anni, scudetto compreso.

Nel frattempo è passata in cavalleria o quasi, la partenza in salita ripidissima del Milan al confronto dell'incipit agevole dell'Inter e ancora più della Juve che ha fatto suonare l'allarme tra addetti e tifoseria ispirata.

Sacchi ha definito «l'inizio del Milan micidiale», Pioli se l'è cavata confermando «l'inizio di stagione competitivo» per poi rivolgersi a staff tecnico, calciatori e area tecnica con il mantra della scorsa stagione, e cioè «sappiamo bene che il calendario dipende soprattutto dalle nostre prestazioni».

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