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Il Milan non bluffa e cala un gran tris

Il Diavolo ci tiene davvero all'Europa League. Sotto gli occhi di Cardinale, Rennes annichilito

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Magari non sarà un passo avanti verso la conferma sulla panchina rossonera (nonostante le parole incoraggianti di Scaroni), ma Stefano Pioli fa sicuramente un passo avanti verso quello che ormai è rimasto l'unico obiettivo stagionale del Milan. Il 3-0 con cui congela il Rennes vale la prenotazione di un posto negli ottavi di Europa league e il tecnico emiliano deve ringraziare uno dei suoi uomini di fiducia, quel Loftus-Cheek che spesso si eclissa, ma che questa volta spiana la strada al Diavolo con due colpi di testa tra la mezz'ora del primo tempo e l'inizio della ripresa. Due gol che portano l'ex Chelsea a quota 7 in rossonero, sette reti in mezza stagione che oltre tutto rappresentano la metà di quelle segnate dall'inglese in tutta la carriera prima di approdare a Milano. Ma se Loftus raccoglie i frutti della fiducia costante di Pioli, nella notte che ha riconciliato il Milan con l'Europa è tornato a trovare il feeling con il gol anche Leao. Il portoghese, che ha praticamente chiuso la sfida subito dopo il raddoppio di Loftus-Cheek, ha messo la firma sul gol più bello della serata, confezionato sul solito binario di sinistra con un magico colpo di tacco di Rafa per il solito Hernandez che gli ha restituito la palla appena dentro l'area, nella posizione ideale per infilare Mandanda.

Due gol tra il 2' e l'8' del secondo tempo che spazzano via in un attimo tutte le difficoltà che i rossoneri avevano trovato nel primo tempo, non tanto nella padronanza del campo, quanto nell'arrivare a concludere. Perché, a parte l'1-0 di Loftus-Cheek al 32', il Milan spreca troppo per non doversi preoccupare. A partire da quei tre lampi nei primi minuti in cui Leao prende la traversa (tiro leggermente deviato), Rijnders calcia di poco alto e Musah spreca malamente un assist invitante di Loftus-Cheek. Potrebbe essere l'inizio di una serata da fuochi d'artificio e invece la partita non è semplice perché i francesi si dimostrano una squadra complicata, prima di sciogliersi all'inizio della seconda frazione, dopo aver creato una sola palla gol calciata a lato da Bourigeaud.

Il Milan continua a macinare gioco, soprattutto sulla destra, dove Florenzi è particolarmente attivo e offre a Loftus il perfetto cross dell'1-0, ma raccoglie poco anche perché Giroud è decisamente appannato. Ma l'avvio di ripresa devastante spazza via tutti problemi e dà modo a Pioli di rimettere in gioco anche il redivivo Thiaw al fianco del sempre più convincente Gabbia.

E mentre Mandanda nega a Okafor il poker, Maignan mette in cassaforte il 3-0.

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