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Il Milan non farà ricorso contro la squalifica di Balotelli: "Motivi etici"

Il club rossonero dopo aver letto il referto dell'arbitro, alla base della squalifica, ha deciso di rinunciare al ricorso. L'allenatore: "Non è più un bambino"

Il Milan non farà ricorso contro la squalifica di Balotelli: "Motivi etici"

Il giorno dopo la squalifica di tre turni, rimediata per la doppia ammonizione e le offese rivolte all'arbitro alla fine del posticipo di domenica sera, il Milan fa sapere che, contrariamente a quanto si era pensato in un primo momento, non presenterà ricorso. Non saranno chiesti, dunque, sconti di pena per il giocatore, che così salterà anche l'atteso big match con la Juventus. Ma per quale motivo il club rossonero ha scelto la linea dura? "Motivi etici". L’annuncio del reclamo, pubblicato ieri sul sito del club, è servito anche ad accelerare l’iter per ottenere il referto dell’arbitro Banti. Una volta letto quanto scritto dal direttore di gara a proposito del comportamento del proprio giocatore, il Milan ha valutato che non ci fossero i margini dal punto di vista etico per contestare la decisione del giudice sportivo. Il Milan, invece, ha invece ritenuto sufficienti i margini giuridici per fare ricorso contro la chiusura della curva per un turno.

Supermario rischia anche la Nazionale

In base al "codice etico" varato da Cesare Prandelli, a Balotelli potrebbe costare cara la squalifica. L’attaccante potrebbe non essere convocato per la doppia sfida degli azzurri contro Danimarca e Armenia (11 ottobre a Copenaghen, 15 ottobre a Napoli), valide per le qualificazioni ai Mondiali di Brasile 2014. Supermario, però, potrebbe salvarsi. La sua squalifica, infatti, scade domenica 6 ottobre, ovvero il giorno prima del raduno della Nazionale fissato per lunedì 7. Balotelli, quindi, avrebbe già scontato la squalifica e, formalmente, sarebbe a disposizione di Prandelli. Sarebbe un salvataggio in extremis. Forse anche inutile, visto che gli azzurri si sono già qualificati per il Mondiale.

Allegri: "Cambi, non è più un bambino"

"Balotelli non è più un bambino - ha detto l'allenatore rossonero, Massimiliano Allegri -. Ha 23 anni, e deve cambiare. Potenzialmente è un campione, ma deve smetterla con certi atteggiamenti contro gli arbitri, con un diverso suo comportamento ritengo lo tutelerebbero di più in campo. Balotelli deve aiutare gli arbitri a tutelarlo, i falli che ha subito domenica forse sarebbero stati valutati diversamente con altri giocatori. Gli arbitri van lasciati stare, sono umani, certi atteggiamenti li possono condizionare.

Deve avere un comportamento giusto perché i bambini lo guardano".

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