Milan perde il treno della vittoria: tradito dalle curve

Il velocista beffato ancora da Merlier dà appuntamento a Roma per fare il poker

Milan perde il treno della vittoria: tradito dalle curve
00:00 00:00

Tappa ad alta velocità, ma Jonathan Milan perde il treno. Tappa ad oltre 47 chilometri orari, che arriva in anticipo alla stazione di Padova, che per l'occasione è posta nella sontuosa ambientazione di Prato della Valle, nel cuore della città patavina gremita di folla, ma il velocista friulano paga due curve maligne negli ultimi mille metri e perde posizioni e soprattutto i suoi due pesci pilota Stuyven e Simone Consonni, che si trovano a lanciare la volata al nostro JoJet che non si presenta nel migliore dei modi all'appuntamento.

Essendo un prodigio della natura, fatto di forza e resistenza, Milan alla fine recupera, ritrova posizione, in favore di telecamere ma anche di vento: troppo al centro per provare a contrastare le ambizioni di Tim Merlier (foto), che sceglie la corsia più a destra, protetta dalle transenne e dalla marea umana, che lo protegge dal vento e gli consente di superare per la seconda volta in questo Giro il velocista della Lidl-Trek con sicurezza.

«Colpa mia: i compagni hanno fatto il massimo, io non sono riuscito a seguirli. Le gambe c'erano, il finale si è rivelato più pericoloso di quanto pensassi e sono rimasto indietro: quando si sbaglia qualcosa con Merlier, si paga», racconta JoJet con assoluta lucidità e sincerità, dando però appuntamento a domenica, per la passerella finale di Roma, per chiudere col poker.

Sfila via veloce anche la maglia rosa, Tadej Pogacar, che ringrazia i compagni di avventura perché grazie alla media evitano per un niente un temporalone pazzesco poco dopo la conclusione della tappa. Gran parte del merito va agli attaccanti di giornata, al solito Maestri, al quarto assalto da lontano in questo Giro, Pietrobon, Fiorelli, Honorè più Affini che si aggiunge nel finale.

Siamo alla fine, alle battute conclusive di questo romanzo rosa. Oggi spazio agli attaccanti, a gente come Alaphilippe per intenderci, nella tappa che salirà verso Sappada, là dove nel 1987 si consumò il fraticidio tra Roberto Visentini e Stephan Roche, che sfilò la rosa al bresciano per andare poi a vincere tra le polemiche quel Giro. Sabato gran finale sul Monte Grappa (che affronteranno due volte, ndr).

Taddeo l'ha detto e l'ha ripetuto: è una tappa che gli piace. Vuole regalare spettacolo anche sabato a Bassano del Grappa, dove ha dato appuntamento ai suoi connazionali e tifosi tutti. A Roma ci sarà la festa finale, ma lui la vuole incominciare prima.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
ilGiornale.it Logo Ricarica