Dopo il turbinio di polemiche per il rigore assegnato nel finale di Juventus-Milan che ha scatenato la furibonda reazione dei rossoneri, Bacca ne ha fatte le spese con un turno di stop, il Milan arriva a San Siro privo di sette giocatori. Sosa, Romagnoli e appunto Bacca, per squalifica, più Suso, Abate e i lungodegenti Montolivo e Bonaventura. «Ma non mi piace cercare giustificazioni» ha commentato Vincenzo Montella, ex sampdoriano e quindi avverte quell'aria da derby. Derby che il Genoa di Mandorlini (4 punti in tre partite finora) sette giorni fa ha perso, e questo ha surriscaldato un ambiente e la tifoseria rossoblù che contesta le scelte di Preziosi.
Tra le scelte, per esempio, quelle di cedere a gennaio i miglior elementi della rosa. E che ha visto ancora una volta l'asse Milan-Genoa regalare colpi a sorpresa: ai rossoneri è arrivato Ocampos, che insieme a Kucka e Bertolacci, sono gli ex di questa partita, mentre in casa rossoblù c'è quel Taarabt, che al Milan ha lasciato qualche sprazzo di talento ma niente più. Tutta un'altra testa è quella del Cholito Simeone, un pallino dei rossoneri tanto che si vocifera possa arrivare alla corte di Montella in estate. E chissà se il Milan avrà raggiunto l'Europa. «In questa stagione - spiega Montella - la media è molto più alta rispetto agli altri anni. Non so quanti punti serviranno per l'Europa, forse una settantina.
Le avversarie vanno molto forte ma se facciamo del nostro meglio, sono certo che andremo in Europa. Molto dipenderà dagli scontri diretti con Inter e Atalanta. Il campionato è pieno di ostacoli e i conti si fanno alla fine».SAr
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