Milan, la ripartenza senza il "peso" di Ibra va a doppia velocità

Giroud, la sua doppietta da record e la statistica: con Zlatan 15 punti, senza 37

Milan, la ripartenza senza il "peso" di Ibra va a doppia velocità

Quelli del Milan gli hanno subito adattato il testo di una canzone retrò, anni cinquanta («parlaci d'amore Girù»), cantandola a squarciagola all'uscita da San Siro sabato sera. Nelle ore della serata conclusiva del festival di Sanremo più televisto degli ultimi anni ci sta d'incanto e non solo per i risvolti statistici (la sua doppietta in 3 minuti resta la più veloce dopo Arcari e Ibrahjimovic, la prima per un esordiente dopo Comandini nel 2001). Di sicuro Oliviero Giroud è diventato l'ultimo eroe dell'accampamento rossonero, di quelli celebrati dal derby di Milano, dopo Van Basten e Ibra, dopo Inzaghi (Pippo) e Sheva, gli intoccabili e diciamolo pure gli imparagonabili. I suoi numeri hanno cominciato a cancellare anche una vecchia maledizione che si trascinava da tempo: la cilecca dei numeri 9. In otto partite da titolare, non tutte a San Siro, altra coincidenza, il francese ha sempre contribuito ad altrettanti successi (Cagliari, Spezia, Verona, Torino, Empoli, Roma e Inter). I suoi gol sono stati 7 in 8 presenze, tutti a San Siro: una media mica di poco conto. D'altro canto uno che in carriera può esibire la Champions vinta con il Chelsea e il mondiale con la Francia anche se non da protagonista, non può essere relegato a vecchia ciabatta come qualche sprovveduto ha ripetuto.

Piuttosto, proprio nell'ora più complicata della sua esperienza milanista, Giroud ha mostrato oltre che una sensibilità calcistica da vecchio borseggiatore dell'area di rigore (il primo gol in scivolata spuntando dal nulla), anche un talento tecnico (la finta che ha fatto deragliare De Vrij) sul secondo gioiello di gol di cui Pioli deve tener conto. Perché il suo Milan, probabilmente, non ha ancora imparato bene a servirlo come si conviene per esaltarne le caratteristiche.

La serata magica di Giroud ha quasi nascosto le notizie che arrivano dal fronte Ibra, sempre fermo ai box, dove l'infiammazione al tendine lascia ipotizzare altre due-tre settimane di stop mentre sono rassicuranti gli aggiornamenti su Rebic, rientrato finalmente in gruppo. La media punti realizzata dal Milan con e senza Ibra, in questo senso, è illuminante e può rappresentare una chiave di lettura anche per il futuro.

Eccola: con Ibra dall'inizio il Milan ha giocato 11 partite totalizzando 15 punti e una media di 1,36; senza Zlatan dall'inizio le partite sono state 13, i punti collezionati 37 e la media è quasi il doppio, 2,84. Di questo bisognerà discutere e tener conto quando verrà il giorno per affrontare il tema rinnovo di Ibra che - Paolo Maldini dixit - «non è un peso e lui vorrebbe proseguire» come abbiamo capito da tempo.

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