Milan, servono rinforzi. Ma grazie a Bennacer non è una fatal Atalanta

Gasp avanti con Malinovskyi (quello che segna poco...). L'assedio rossonero frutta solo il pari

Milan, servono rinforzi. Ma grazie a Bennacer non è una fatal Atalanta

È il primo scontro diretto, prematuro per questo torneo, ma racconta molto sul conto di Atalanta e Milan. Precisa che l'Atalanta a Bergamo non è più così fragile grazie anche alla serata magica del suo portiere Musso. Specifica che il Milan sbaglia troppo in attacco (Messias prima, poi Kalulu e Leao) e non può pensare di dover attendere la prodezza balistica del suo regista Bennacer, per acciuffare il gol che equivale al primo pareggio della stagione. Una fermata che qualche riflessione pone anche all'area tecnica: i due rinforzi attesi, difensore e centrocampista, servono.

Sembra un gioco diabolico preparato dal destino. Involontariamente provocato da Gasperini che carica a molla il più discusso della compagnia, Malinoskyi, criticandolo aspramente e schierandolo a sorpresa, e ne ricava il gol che spezza in due la sfida del primo tempo col Milan, dopo averne censurato i rari sigilli (appena 6) del torneo precedente. È vero: sul sinistro perfido dal limite, calciato in assoluta libertà (Tonali in ritardo sulla marcatura), c'è una deviazione decisiva di Kalulu che di fatto spiazza Maignan ma la stilettata piega la difesa rossonera. Così l'Atalanta passa davanti dopo aver rischiato l'osso del collo con Messias (sull'arcobaleno di Theo Hernandez, solo davanti alla porta, il brasiliano riesce a mettere a lato) e lasciato al Milan stesso il comando delle operazioni di gioco per mezz'ora. Sono le leggi spietate del calcio a cui deve inchinarsi anche il team campione d'Italia che poi fino all'intervallo perde il filo del gioco e forse anche un pizzico di lucidità. Gasp è lesto nel correggere subito le marcature su Leao appena Toloi si guadagna il primo giallo della sera (la consegna passa a Dijmsiti) per frenare l'accelerazione del portoghese.

A metà ripresa, Pioli ne cambia quattro in due puntate mettendo fuori prima Diaz e Rebic, inutile il primo, poco utile alla rimonta il secondo, per Giroud e De Ketelaer che si lascia subito ammirare per un dritto per dritto alla Rivera che mette Tonali davanti a Musso, salvatosi d'istinto. Più tardi Origi e Saelemaekers sono le risorse per dare freschezza allo schieramento rossonero. A furia di allagare l'area talantina, dopo aver sfiorato due volte il bersaglio (con Kalulu e Leao), il Milan risale la china con il migliore della sera, Bennacer. Prima impegna Musso decisivo poi col sinistro trova l'angolo scoperto dal limite. C'è qualche ruvido intervento di troppo mal domato dall'arbitro Maresca: si spiega così perché il talento belga esca di scena dopo quel debutto promettente. A pochi rintocchi dal gong Theo Hernandez rimette in moto le sue leve e sembra ripetere la discesa ardita del 15 maggio scorso, a San Siro contro l'Atalanta.

Questa volta cerca Giroud, in ritardo all'appuntamento. Il bello di questa sfida è che fino all'ultimo respiro i due rivali cercano disperatamente di imporre il proprio artiglio. È il segno che ritroveremo Gasp nei quartieri alti della classifica nelle prossime settimane.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica