E adesso l'incubo del Milan è un film già visto altre volte. La gente rossonera infatti non vorrebbe assistere alla settima puntata della serie come buttare mezzo scudetto. Già, perché dopo il sorpasso nerazzurro e alla vigilia di un derby chiave per la stagione, il terrore rossonero è quello di non riuscire a monetizzare il titolo di campione d'inverno trasformandolo in tricolore effettivo. D'altra parte il Milan, per la verità in coabitazione con l'Inter, è la squadra che detiene il record di titoli d'inverno sprecati: ben 6 su 16 conquistati in 89 anni di serie A a girone unico, l'ultimo dei quali regalato alla Juve nel 2003. Non solo, ma i rossoneri (da soli) hanno anche lo sciagurato primato di squadra che ha sciupato il vantaggio più ampio al termine del girone d'andata: nella stagione 1964-65 il Milan di Liedholm chiude il girone d'andata con 5 punti di vantaggio sull'Inter (30 a 25) che al cambio attuale (3 punti a vittoria) sarebbero addirittura 9 (43 a 34). È un Milan lanciatissimo, che riesce a trovare un suo equilibrio, nonostante la mancanza di Altafini, rimasto in Brasile per una interminabile polemica col dt Viani, e rimpiazzato in attacco da Ferrario che fa coppia con l'altro brasiliano Amarildo. Alla fine dell'andata i rossoneri hanno già segnato 33 gol con lo stesso Amarildo capocannoniere con 9 reti.
Un vantaggio sull'Inter che alla 19ª giornata sale addirittura a 7 punti (33 a 26), ma a quel punto si rompe qualcosa: alla 20ª rientra Altafini contro il Vicenza a San Siro e il Milan scivola incredibilmente (vedi Spezia dell'altro giorno) per un gol di Colausig. Improvvisamente la squadra comincia a stentare, pareggia a fatica con la Lazio e a Bergamo, finchè arriva il derby di ritorno, con l'Inter ormai a 3 punti. Un derby disastroso per i rossoneri che subiscono un pesante 5-2 (nonostante la doppietta di Amarildo) e perdono fiducia in se stessi: riescono a mantenere un punticino di vantaggio fino a quattro giornate dal termine, ma poi crollano in casa con la Roma (0-2) e subiscono il sorpasso nerazzurro definitivo. Un Milan boccheggiante, privo di idee e di riflessi, quasi come quello visto a La Spezia. Solo che stavolta Pioli ha tutto il tempo per rimediare, a partire proprio dal derby.
Anche perché, su sei titoli d'inverno buttati alle ortiche dal Diavolo, due sono stati raccolti proprio dai cugini: oltre alla beffa del '65, il Milan subisce la rimonta nerazzurra anche nel '71, quando passa al giro di boa con 2 punti sul Napoli, ma poi lo scudetto va all'Inter che a metà stagione insegue a -3. E anche allora snodo cruciale del campionato è proprio il derby di ritorno, quando i rossoneri subiscono la prima sconfitta stagionale (2-0). Che sarà quella della svolta.
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