La fortuna di Ventura è che il Milan, infilato nel tunnel del closing, non può permettersi un duello rusticano con il club Italia. Altrimenti, questa volta, ne avremmo sentite e lette delle belle. Già perché il tributo pagato dal Milan alle Nazionali comincia a essere pesante, molto pesante. E non è riferito soltanto all'ultimo caduto sul fronte di San Siro durante l'amichevole contro la Germania, Alessio Romagnoli. Il ct, pensando di farla franca, ha spiegato alla fine che «appena il giocatore ha avvertito un indurimento è stato fermato per precauzione». È una favola, naturalmente. Perché il difensore si è infortunato al minuto 13, ha continuato a toccarsi l'adduttore destro, a caldo ha avvertito meno dolore come sempre succede e ha proseguito fino all'intervallo così da procurarsi la modesta lesione muscolare. Lo staff avrebbe dovuto accorgersi in diretta dell'infortunio e chiedere conto al difensore senza arrivare alla fine della frazione, facendogli giocare oltre mezz'ora in più. Romagnoli è solo l'ultimo di un elenco malinconico.
Perché i guai del Milan sono iniziati nell'estate scorsa appena Zapata è tornato dalla coppa America con una infrazione alla caviglia che ha reso necessario l'intervento chirurgico datato 14 luglio. Dopo quattro mesi è tornato disponibile. Poi è toccato a Mati Fernandez, sosta di settembre, appena arrivato dalla Fiorentina e volato in patria per giocare la sfida Cile-Bolivia: flessore della coscia destra ko e il centrocampista ha rimesso piede in campo dopo due mesi. Il crack più doloroso e tecnicamente più pesante, è stato quello di Montolivo durante Italia-Spagna: rottura del legamento crociato anteriore sinistro, con successivo intervento chirurgico e prognosi di sei mesi.
A completare l'inquietante quadro l'ultimo contrattempo: Gustavo Gomez, di ritorno dal Sud-America ha perso a Parigi la coincidenza con Milano saltando perciò l'allenamento. Ma è comunque corso a Milanello per una seduta personalizzata in palestra. Il paraguaiano resta in vantaggio su Zapata per sostituire Romagnoli.
