Milano-Bologna, sarà finale spettacolo

Semifinali senza storia. Scudetto in palio tra le due squadre con più talento

Milano-Bologna, sarà finale spettacolo

La strega dei play off nel basket usa la sua perfida scopa per mandare fuori dal ring Brindisi, battuta a Bologna dalla Virtus e Venezia sconfitta in casa dall'Armani. Tre a zero e ora lo scudetto si giocherà sul ponte del benessere fra le due favorite della vigilia. Un paio di giorni per respirare e poi le sette partite che daranno il titolo.

La prima ad entrare nel circo dello scudetto, nel giorno della festa tricolore, è stata la Virtus Bologna ispirata dal mago Teodosic, uno con la faccia da chansonier parigino anche se è nato a Valjevo, in Serbia, vicino alla Bosnia. Un genio che con 28 punti ha messo il sigillo sulla vittoria della Segafredo Virtus per 78-75 contro una Brindisi orgogliosa, bella a tratti più dei bolognesi quando D'Angelo Harris era più ispirato.

Nella notte che sembra piacere tanto a chi gestisce il basket ecco l'Armani con addosso il veleno di una semifinale di Eurolega persa negli ultimi decimi contro il Barcellona. Ieri al Taliercio di Mestre, la casa dei veneziani che meriterebbero un arena tutta loro, lo stesso problema della squadra di calcio appena promossa in A, i toreri di Messina hanno lottato per due tempi (38-38) con una Reyer ispirata da Watt e Chappell, poi il grande Manitù del New Jersey, il Kyle Hines roccia saggia per proteggere tutti gli artisti di re Giorgio, non soltanto per i 17 punti, ha sfondato la linea difensiva dei campioni in carica, gli ultimi prima del Covid che ieri sera hanno abdicato perdendo gara tre 83-93. Rodriguez con le sue veroniche, Shields con il furore di chi sapeva di aver sbagliato tanto a Colonia, Punter con il suo rasoio da 19 punti, persino Biligha nei momenti in cui Hines doveva rifiatare.

Per la Reyer deriva lenta con la stessa rabbia che provano i veneziani vedendo una grande nave passare a San Marco. Quando l'Armani era ormai padrona della partita sul più 16 a 5 minuti dalla fine ecco Austin Daye con penna e calamaio per scrivere il bel basket che solo lui sa interpretare quando esce dal tunnel dell'apatia.

Spalleggiato da un Tonut che la difesa milanese ha sofferto davvero in partenza e poi alla fine, sostenuto da Chappel, Watt, ha creato un po' di panico in casa milanese. Attimi, ma poi il Chacho Rodriguez ha ripreso la sua muleta e ora guiderà questa Armani allo scontro più atteso, quello con la Virtus bella e spesso impossibile.

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