Milano col fiatone prima domina poi s'addormenta

Milano col fiatone prima domina poi s'addormenta

Armani lime, un tocco in più per colorare la sua Europa nella notte dei cuori provati per un successo di punti nella partita dominata per 30': furore per stregare il Panathinaikos, messo sotto di 15 (41-26) a metà gara, salto nel grigio mentale per ritrovarsi i greci a 3 punti con 2'17" da giocare, un'avversaria vuota mai aiutata dal genio Diamantidis (6 punticini, 1 solo canestro), affossata spesso da Ukic, ma aiutata dai rimbalzisti anche senza le pantofole di Batiste.
Nel film riavvolto della partita di coppa Italia persa con Sassari Luca Banchi mette a sedere i golosi e i timorosi affidandosi alle chele di Bruno Cerella, argentino di Bahia Blanca, che davanti al suo fedelissimo amico Palacio seduto sotto canestro smette di fare una vita da mediano e con il suo tiro da 3 a 2'03" dal gong libera la squadra con un esorcismo che però non la porta in salvo del tutto se bisogna aggrapparsi agli ultimi 3 secondi per vedere ballare gli undicimila del Forum quando Langford sbaglia un libero, ma poi segna il suo 18° punto che vale il 77-75 finale.
Alla ricerca del mentalist giusto l'Emporio si tiene la coda della volpe ateniese che sembrava arrostita come i nemici dell'Olympiakos, ma la sofferenza non può essere il pane quitidiano di chi ha momenti splendidi e minuti angosciosi col pannolone. Debolezza rimbalzo (31 a 40 per i greci), ma grande mira nel tiro da 3, la chiave della fuga anche a +16 per pareggiare il divario dell'andata, poi quella pancia piena che sposta tutti gli equilibri nella serata buona di Samardo Samuels, 16 punti e una miseria sotto canestro, del solito Moss onnipresente, di Cerella, del primo Melli, del primo Gentile, del Langford dai cento trucchi e dalle fughe nella casa dei dormienti.

Meglio così, meglio che il Barcellona abbia battuto l'Efes a Istanbul nel supplementare, meglio trovarsi al secondo posto insieme a Malaga che ruminare sugli errori. Adesso l'Europa va conquistata fuori e ci vorrà una squadra dura per 40 minuti, non in grigio e con spruzzi di lime come in passerella.

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