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Milano-Cortina, una finestra sul mondo

La Vezzali, sottosegretario allo sport, tiene a battesimo il logo "Futura"

Milano-Cortina, una finestra sul mondo

Milano-Cortina 2026 si apre al mondo nel segno di «Futura». Un logo semplice, di purezza e di stile, con un emblema color ghiaccio e i numeri 2 e 6 a rappresentare le piste di sci. «Futura» ha avuto il gradimento del 75 per cento dei partecipanti al sondaggio - oltre 870mila, il 10 per cento dei quali stranieri - sulla scelta del simbolo delle Olimpiadi invernali made in Italy (battuto il più colorato «Dado», i due loghi erano stati presentati sul palco del festival di Sanremo dai testimonial Federica Pellegrini e Alberto Tomba).

«Abbiamo diverse partenze, questa è una di quelle simbolicamente fondamentali», così il presidente del Coni e della Fondazione Milano-Cortina Giovanni Malagò nella conferenza di presentazione del logo che ha definito «apripista per le nuove generazioni». Ricordando anche il sogno di un «gruppo di matti» diventato un «meraviglioso risultato» il 24 giugno 2019, quando il Cio ci preferì alla Svezia. E così il vecchio logo della candidatura, il Duomo e le Dolomiti, disegnato su un tovagliolo di un ristorante dal capo della comunicazione del Coni Danilo Di Tommaso, ha ceduto il testimone al nuovo che «dà l'idea di quello che vogliamo fare».

Con Malagò al Salone d'Onore anche il neosottosegretario allo sport Valentina Vezzali e il numero uno del Comitato Paralimpico Luca Pancalli, collegati da Milano l'ad della Fondazione Milano-Cortina Vincenzo Novari, il direttore della comunicazione Andrea Monti, il presidente della Lombardia Attilio Fontana e l'assessore allo sport del comune di Milano Roberta Gualtieri, e da Cortina il sindaco Giampiero Ghedina.

«Ogni Olimpiade è contraddistinta da un logo che apre la porta ai ricordi. È un momento storico, un riconoscimento per una Olimpiade che sono certa sarà memorabile, epica e anche italiana. Una leva per la rinascita dell'Italia», così l'ex olimpionica Vezzali che da sottosegretario è già alle prese con diverse problemi a partire dalle infrastrutture. «Dobbiamo correre per fare tutto quello che ci aspetta nei prossimi anni», l'appello di Novari. La strada è lunga e parte da un logo che vuole essere una finestra sul mondo.

Lo stesso che avranno anche le Paralimpiadi, ma al bianco della neve sono stati preferiti i colori dell'aurora boreale che nel 2003 colorò il cielo di Cortina.

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