Milano fa la storia. Un Poeta per Messina

Sono giorni speciali nella gran casa se re Giorgio tossisce e guarda da lontano la sfilata di Parigi e re Ettore ha deciso che il suo tempo in panchina finirà nella prossima stagione, lasciando poi spazio, come direbbe il contratto, al Poeta per i due anni successivi

Milano  fa la storia. Un Poeta per Messina
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Dicono che quando un allenatore è abbastanza vecchio per sbagliare dovrebbe esserlo abbastanza anche per fare la cosa giusta. Il popolo dell'Armani basket si augura che sia davvero così se Ettore Messina ha davvero scelto come allenatore associato, quindi molto più di un vice da strattonare in panchina, il Beppe Poeta da Battipaglia che ancora guarda le stelle cadere dopo una grande finale della sua Brescia contro la Virtus.

Sono giorni speciali nella gran casa se re Giorgio tossisce e guarda da lontano la sfilata di Parigi e re Ettore ha deciso che il suo tempo in panchina finirà nella prossima stagione, lasciando poi spazio, come direbbe il contratto, al Poeta per i due anni successivi. Rivoluzione dopo una stagione balorda, sfortunata di sicuro per gli infortuni, anno chiuso con il divorzio da Mirotic, cambiamenti che andranno bene se oltre ad Ellis, Guduric, magari Booker, che in stagione abbiamo visto col Bayern di Monaco, forse arriverà dall'Efes Istanbul dove prende già oltre 2 milioni di euro, il Darius Thompson del Tennessee, marito della brindisina Chiara Pacifico, che potrebbe giocare pure come italiano se Pozzecco lo inserirà nel gruppo per il mondiale dove ci sarà anche Poeta come vice.

Squadra da costruire bene visto che in Eurolega dove le ammesse saranno 20 squadre, compresa Doha, ci saranno 38 partite durissime, con dieci doppi turni. Se Poeta ha scelto questo viaggio dopo le meraviglie come allenatore dell'anno esordiente in serie A, lasciando Brescia dove gli hanno voluto bene e dove ha dimostrato grandi qualità, avrà avuto certezze di poter davvero lavorare alla pari con quello che lui considera un grande maestro con cui ha diviso il lavoro nelle stagioni scudetto del 2023 e 2024. Una novità la figura del doppio allenatore (quattro mani sulle briglie? Due teste da tagliare per chi perdona sempre i giocatori e mai i tecnici?) per il nostro basket già tormentato dai costi, dalla guerra in Lega dove in molti vorrebbero alla presidenza Gherardini al posto di Gandini, sapendo che la Virtus campione ha già perduto Shengelia e Belinelli.

Esperimento da guardare con un certo interesse, nella speranza che la rivoluzione non finisca con una ghigliottina per tutti i protagonisti. Messina non lo meriterebbe e neppure Poeta dovrebbe pentirsi per una scelta così audace.

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