Milano non spreca l'occasione: è in finale

Brindisi ko, dopo 19 anni l'Armani tenta l'assalto al trofeo. Oggi sfida Sassari, da cui l'anno scorso fu eliminata

Milano non spreca l'occasione: è in finale

David Moss ritrova gli occhi della tigre e l'Emporio delle grandi amnesie, salvato dalla sorte contro Avellino, elimina (76-65) in semifinale una Brindisi dal grande cuore conquistando dopo 19 anni la finale di coppa Italia. Stasera, ore 19 (diretta Rai sport ), troverà Sassari, l'avversaria dei suo ultimi veleni: l'anno scorso fui crisi in coppa che poi vinsero i sardi, quest'anno sconfitta Sassari in super coppa. Ci voleva la difesa, serviva una purificazione dell'anima per gli scorpioni di Armani. È arrivata. Faticosamente, ma è finale. Obiettivo minimo che ora può dare il primo vero sorriso nella stagione tormentata dalla mediocrità in Europa.

Tormenti di coppa Italia mentre sfilano giganti, Meneghin per l'ennesimo premio, Lello Morbelli, l'uomo della grande Cantù e della Milano che cambiava pelle entrato nella casa della gloria. Chiazze di pubblico, non il pienone sul nuovo parquet di Desio dove Sassari, detentrice del trofeo, vince (77-65) la prima semifinale contro Reggio Emilia scatenando Logan (16 p.) e Dyson (15), ma il capolavoro non è stato in attacco bensì in difesa togliendo luce ai tiratori di Menetti (3 su 24 da 3).

Per la partita di Milano qualche vuoto in meno e il solito Galliani, davanti a Giorgio Armani in occhiali scuri, a vivere con passione a bordo campo dopo il finale brivido di venerdì sera, semifinale conquistata agli ultimi secondi.

Emporio con qualche veleno addosso, 0-7 per Brindisi. Banchi urla e scatena la sua difesa comandata dal pretoriano numero uno, il David Moss che suona la carica: 26-16. Brindisi non si arrende, l'Emporio si rimette a giocare male, tutta forza fisica, divario ricucito in 8' (32-31) per un intervallo da vivere male sul 36-33. Emporio furioso e velenoso, ma ci mette un po' per trovare il passo e anche Gentile dopo Brooks, Hackett e il Samuels lunatico. Dopo tre quarti 56-47.

Sembra di nuovo chiusa, ma Brindisi riparte con due triple di Pullen e Bulleri (56-53). Ci vuole un coniglio nuovo da tirare fuori dal cilindro milanese. Ci pensa Kleiza ad infierire con 10 punti di fila sulla stanchezza di Brindisi e Milano ritrova una finale di coppa Italia dopo 19 anni.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica