Oscar Eleni
Nella laguna incivile delle palle di carta lanciate dalle tribune del Taliercio di Mestre la Reyer Venezia lascia il suo obolo, una multa di quasi 3000 euro, ma non la sua dignitosa veste da grande semifinalista che ha ceduto per sfinimento alla forza fisica di una Milano che ha sofferto tanto per eliminarla dopo la vittoria in gara uno sul campo di Desio che aveva messo davvero in crisi la grande favorita, un colosso che nella corsa lunga può sfiancare chiunque, anche quando sembra tormentata da demoni che non dovrebbero avere i più ricchi.
Una serie persa 4 a 2, lottando bene con una squadra rinnovata, rimasta senza Owens, il miglior rimbalzista, senza Peric, ala che sarebbe stata utile, ma Walter De Raffaele, dolorosamente subentrato al maestro Carlo Recalcati, dopo 20 giornate, ha davvero rivitalizzato una squadra che dal nono posto ha chiuso in quinta posizione e nei quarti ha eliminato (3-1) Cremona una delle rivelazioni della stagione.
Bel finale portando alla ribalta il ventiduenne Stefano Tonut, figlio dell'ex azzurro Alberto, che nella serata dell'addio, quella delle mani fredde, 11% da 3, 29% al tiro, è stato l'ultimo ad arrendersi in una semifinale che a 2' dalla fine vedeva ancora la Reyer attaccata all'Emporio Armani capace di rovesciare tanti secchi di latte prima di prendersi la quinta finale in 8 anni sotto il regno di re Giorgio.
Saluti e baci per una bella Reyer che ha fatto saltare sulla sedia il sindaco Brugnaro, padrone della società anche se ha lasciato la presidenza ad altri per poter fare il suo lavoro civile, il tifoso più acceso che ha fatto tanto per una società gloriosa, al vertice con uomini e donne, con le giovanili, meritandosi critiche soltanto per il licenziamento di un allenatore che non meritava un congedo così gelido.
A proposito di congedi ieri Pesaro ha salutato Riccardo Paolini che, dopo una stagione sofferta ed una salvezza meritata, si è trovato senza energie per continuare. Al suo posto verrà chiamato Piero Bucchi che ha lasciato Brindisi dopo 4 belle stagioni a Meo Sacchetti, altro licenziato eccellente dopo il triplete con Sassari.
L'allenatore bolognese, che per tre campionati ha guidato anche l'Armani (2008-2011), ricomincia in una piazza storica che ha bisogno di rivitalizzarsi, ma per farlo avrà bisogno di avere giocatori e un bilancio meno risicato di quello delle ultime stagioni, insomma da quando Valter Scavolini non ha più sponsorizzato la società portata allo scudetto e ai massimi livelli europei.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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