Minacce via social a Gravina e Chinè
23 Gennaio 2023 - 06:00Minacce ed insulti via social dopo la pubblicazione della sentenza sulla Juventus hanno preso di mira il procuratore della Federcalcio, Giuseppe Chinè, il presidente Figc, Gabriele Gravina, e la sua compagna, Francisca Ibarra
Minacce ed insulti via social dopo la pubblicazione della sentenza sulla Juventus hanno preso di mira il procuratore della Federcalcio, Giuseppe Chinè (nella foto), il presidente Figc, Gabriele Gravina, e la sua compagna, Francisca Ibarra, alla quale è stata anche attribuita una falsa storia Instagram dove campeggiava il -15 con il logo della società bianconera. Per tutti questi casi è in corso la segnalazione alle autorità competenti. Intanto dalla Figc filtra «sdegno per gli insulti e le minacce», nonché «solidarietà ai destinatari di queste aggressioni social».
Pronta anche la reazione della Juve che «prende le distanze dagli pseudotifosi che spargono odio e minacce». Altro è il discorso sulla sentenza che ha penalizzato la Juve e che «andrà affrontata nelle sedi competenti». «Un verdetto che ci ha insegnato che tutto può succedere, non siamo impreparati, siamo pronti a tutto - dice l'amministratore delegato dei bianconeri Maurizio Scanavino -. Abbiamo un pool di avvocati che farà il meglio possibile su questa sentenza e su tutte le altre che ci aspettano».
Non mancano neppure gli ultrà che attaccano la dirigenza: «È peggio del 2006». Chiaro il riferimento: calciopoli.
«Ho grande rispetto per la storia della Juventus e per i suoi tifosi, né entro nel merito delle sanzioni Figc che non mi riguardano ma esprimo da deputato e da calabrese la mia solidarietà al dottor Chiné, il procuratore della Figc e un consigliere di Stato di grande prestigio, oggetto di minacce gravissime sul web, che certamente non rappresentano i veri tifosi della Juventus, sulle quali auspico durissimi interventi da parte della magistratura - così Simona Loizzo deputato della Lega e membro della commissione cultura della Camera -. Dobbiamo fare in modo che la violenza abbandoni il calcio.
Mi complimento con il nuovo presidente della Juventus per la civiltà delle sue dichiarazioni».