Milano Ci sono automobili. City-car, compatte premium, bubble car. E poi c'è Mini. Ci sono shooting brake, giardinette, station wagon. E poi c'è Mini Clubman. Che per i suoi primi 50 anni si è fatta il lifting e riappare con look ancor più british.
Mezzo secolo, ma non lo dimostra. Era il 1969 quando cominciò a percorrere le strade inglesi diventando subito il simbolo della swinging London. Come Carnaby Street. Come le minigonne di Mary Quant. Come i Beatles e i Rolling Stones, Blow Up e Casino Royale. Come la Union Jack, la bandiera britannica che oggi è la sua firma evidente sui fari posteriori a Led orientati in orizzontale. «Siamo intervenuti in punta di matita per non stravolgere i connotati di Clubman», spiega Oliver Heilmer, capo designer del brand gruppo Bmw. «Mini è un'auto emozionale che crea un rapporto one-to-one con chi la guida. Non ha bisogno di molto per farsi notare».
Le possono bastare la nuova griglia frontale che le regala una silhouette pluridimensionale, le split doors del vano bagagli con Easy opener oppure i colori declinati in Indian Summer Red metallic, British Racing Green metallic o Enigmatic Black metallic con tetto e calotte dei retrovisori in contrasto, un cockpit all'avanguardia con l'anello a Led attorno alla strumentazione centrale che crea l'atmosfera cambiando colore in base agli eventi, per esempio accelerando, in armonia con le cornici delle portiere e dell'abitacolo illuminate. Ma anche dettagli di sostanza come gli abbaglianti con funzione Matrix che con visibilità limitata illuminano più intensamente l'area laterale della strada aggiungendo luce nelle zone più buie. E tanti servizi Mini Connected anche con il controllo da remoto per ritrovare l'auto o riscaldarla e rinfrescarla col timer e sistema di ricarica wireless per tutti i dispositivi certificati QI.
Ma è al volante che si apprezza Nuova Mini Clubman (versione One da 23.950 euro e Cooper da 26.450) scegliendo fra 3 motori a benzina e 3 motori diesel con potenza compresa tra 102 e 192 cv, e la possibilità di combinare il sistema di trazione integrale ALL4 ai motori più potenti. La mia Mini Clubman Couper S benzina 192 cv si fa notare a Brera, nel cuore glamour di Milano, prima di affrontare un percorso misto urbano e extraurbano dove accelera da 0 a 100 km/h in 7,3 secondi, con funzioni di marcia tenute sotto controllo sull'head up display, arrampicandosi sulle colline brianzole di Montevecchia con le sospensioni adattive in modalità sportiva per poi passare a quella comfort quando si torna sui percorsi «morbidi». C'è Nuova Mini Clubman ma c'è anche Nuova Mini John Cooper Works Clubman, la Mini stradale più potente di sempre, una Hot Hatch con motore 2.0 Twin Power Turbo 4 cilindri da 306 cv e 450 Nm.
Color rebel green o chili red55 con bonnet stripes in rosso e nero e la Union Jack ricamata sul poggiatesta (da 44mila euro). A fare la differenza è anche il sound. Una musica ribelle perché anche nel rombo Clubman non passa mai inosservata.RoPas
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