Miracolo Ginnis: dal Parnaso al Vermont e tanti infortuni

Dimenticate calzari e tunica. A volte gli dei indossano scarponi e casco

Miracolo Ginnis: dal Parnaso al Vermont e tanti infortuni
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Dimenticate calzari e tunica. A volte gli dei indossano scarponi e casco. AJ Ginnis lo dimostra vestendosi d'argento e stupore per regalare alla Grecia la sua prima medaglia del freddo. C'è qualcosa di omerico nella sua gara, qualcosa di epico nelle sue fatiche che farebbero invidia ad Ercole. Perché lui, a 28 anni, ne ha mangiata di polvere per issarsi sul podio di ieri. Thor, Zeus e Giove, pardon Kristofferesen, Alexander da Vouliagmeni e Vinatzer. Roba da dei. Se nasci su un lago a pochi km dal mar Egeo, non pensi che il tuo futuro sia sulla neve. Eppure papà lo ha portato subito sul monte Parnaso a sciare. Di strada si passava da Delfi e da quell'oracolo che raccomanda ancora oggi: Consoci te stesso!

Alexander è bravo, si impegna. Ma per sfondare serve una anabasi, migrare. Prima l'Austria poi il Vermont, perché mamma arriva da li. Eppure quel monito non si perde fra i boschi del nuovo mondo. L'Alessandro Magno dello sci studia da yankee, nelle giovanili è bravo, poi qualcosa si inceppa. Gli Stati Uniti lo mettono fuori squadra. Fra un infortunio e l'altro Alexander, rinato con AJ con sintesi a stelle e strisce, non scorda le sue origini e nel 2020 intraprende il suo nostos, il suo ritorno. Torna mediterraneo, ellenico per sempre. Debutta a Cortina, ma si fa male ancora. Ormai sa come si fa. Andata e ritorno come una Iliade, senza i patemi dell'Odissea. In due anni centra tre top 20, 11° come career best, a Flachau 2 anni fa. Gira il mondo con un van e un team di tre persone: «Ci alleniamo insieme a nazioni più forti, ci aiutano, condividiamo anche il fisioterapista», spiega Gabriel Goulet, il suo serviceman.

A Chamonix due settimane fa, la svolta: AJ Ginnis trova l'America sulle nevi francesi e centra il primo podio, secondo alle spalle di Zenhaeusern, proprio quando Vinatzer inforca sul traguardo. Tutti lo festeggiano, come ieri. Quando al traguardo grida il suo si mischiandoci tutta la sua vita Yes, Nai. Ci sono medaglie che sono un po' più mitiche di altre.

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