Missaglia e Scarambone, se vi piacciono le pagelle è tutto merito loro

Gianni Brera ne fece un’opera d’arte, ma gli inventori dell’abitudine più letta dei tifosi furono due giornalisti che cominciarono a distribuire voti ai campioni del calcio per una rivistina distribuita allo stadio

Missaglia e Scarambone, se vi piacciono le pagelle è tutto merito loro

Dopo John Brodie, William McCrum, Ken Aston, Karl Rappan, Giuseppe Trivellini, Nathaniel Creswick, Leonidas, Viktor Panenka, Carlo Sassi e Heron Vitaletti inventori della rete, del rigore, del cartellino rosso, del catenaccio, del tuffo, dei 90 minuti, della rovesciata, del cucchiaio e della moviola continuiamo la nostra carrellata sugli uomini che hanno creato il calcio, sull’undici che ha rivoluzionato le nostre giornate sportive. Oggi vi diamo la pagella...

10 - Le pagelle
Aldo Missaglia e Gigi Scarambone
Hanno inventato il futuro e lì per lì nemmeno se ne sono accorti. Ancora oggi sui giornali l’unica cosa che leggi di sicuro sono le pagelle, il resto forse, il resto bastano le immagini alla tv. Appena finita la guerra Aldo Missaglia (nella foto) e Gigi Scarambone lavoravano per una rivistina settimanale che si chiamava «Milaninter» e che veniva distribuita a mano agli ingressi di San Siro durante le partite, come il programma della Scala. Volevano raccontare gli eroi della domenica in modo nuovo, pensarono alla cosa più semplice e rivoluzionaria: le pagelle, quelle che prendevano a scuola, firmate dalla prof. Trovarono subito uno sponsor nel cavalier Bolletta che metteva in palio orologi e cronometri per chi portava a casa i voti migliori. Un successone: Nils Liedholm se ne innamorò al punto da collezionare le proprie pagelle, Giorgio Ghezzi, con la scusa di essere il kamikaze, diventò il più invidiato di tutti perchè prendeva sempre i voti più alti e gli orologi migliori.

Fu Gianni Brera con gli anni a trasformare quei giudizi in un’opera d’arte, in un tormentone che non ha mai smesso di essere moderno. Raccontavano: «Annovazzi e Schiaffino presero parecchi 9, ma nessuno dei due arrivò mai a un 10, mentre Brighenti una volta arrivò a minacciarci perchè gli avevamo rifilato un 4». Già. Mica come adesso...

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