Una vecchia regola in voga a piazza Affari sostiene quanto segue: «Se vuoi concludere un affare, non parlarne nemmeno con tua moglie. Se cerchi un po' di pubblicità, soffiala a un amico fidato». È andata proprio così, ancora una volta, con la storiella della proposta milionaria di un presunto magnate thailandese interessato all'acquisto delle azioni del Milan. Si è procurato un appuntamento con qualche esponente della galassia Berlusconi, saltando il passaggio istituzionale di Fininvest, detentore del pacchetto di maggioranza, e all'uscita ha subito informato un amico italiano. Poi, tornato in patria, non contento e a caccia di ulteriore visibilità, ha dettato una pomposa intervista al Bangkok Post , quotidiano della capitale, nella quale ha raccontato di essere pronto ad acquistare la maggioranza del club berlusconiano. Il personaggio in questione è Bee Thaechaubol, mister B dalle sue parti, 41 anni, secondo taluni cacciatori di farfalle magnate dal ricco patrimonio (1,2 miliardi di euro) e invece broker finanziario, con qualche precedente non proprio esaltante. In questa intervista, rilanciata dai siti italiani ha anche dettato la data della conclusione dell'affare, «entro fine febbraio», domani mattina in pratica e sostenuto d'aver presentato «un'offerta da 1 miliardo di euro», che è poi la valutazione del marchio accreditata da Arcore.
L'unica foto circolata in Italia di questo misterioso thailandese è quella che lo ritrae al fianco di Cannavaro in occasione della presentazione del Global Legends Series, il circuito di partite tra vecchie glorie, organizzato per beneficienza. La risposta, privata, di Milan e pubblica di Fininvest, è stata immediata e netta. Nel senso che ai tanti dubbi sul conto del personaggio thailandese propagandati dai funzionari di via Aldo Rossi, si sono aggiunti 2 comunicati dell'ufficio stampa della holding in tre giorni, una sorta di record nazionale. Nell'ultima nota, di ieri mattina, è stato smantellato il castello di carta costruito da mister B. «Non esistono colloqui di qualche concretezza e tantomeno pre-accordi o incontri decisivi in agenda circa la cessione del pacchetto di maggioranza del Milan a cui Fininvest non è interessata» la stroncatura. Come dire: fine dei giochini.
La famiglia Berlusconi ha di recente ribadito, attraverso il suo esponente storico, il presidente Silvio, e sua figlia Barbara, ad del Milan, la disponibilità ad esaminare proposte di partnership (valore 30%) oppure collaborazioni in vista della costruzione del nuovo stadio. Questa è la linea del Piave, costruita negli ultimi mesi e da questa linea l'azionista non si muoverà.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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