La prima di Chivu e le sirene per Calha

Mondiale club: ore 3 esordio col Monterrey

La prima di Chivu e le sirene per Calha
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La prima di Chivu (nella foto) va di notte, quasi in incognito. Per chi non se la sente di fare alba guardando Inter-Monterrey (inizio ore 3 italiane di domani) c'è lo streaming di Dazn, quello è buono sempre, o la replica in prime time di Italia 1. La curiosità è tanta, ovviamente. Chivu potrebbe enfatizzare l'interesse facendo cominciare addirittura entrambi i nuovi acquisti, Sucic in mezzo al campo e Luis Henrique sulla sinistra. Molti assenti, da Calhanoglu a Thuram, che potrebbe essere sostituito da Seba Esposito, 10 gol a Empoli e bimbo di scorta nel primo anno di Conte (aveva 17 anni). Suo fratello Pio è infortunato: se rientra in tempo può diventare la vera curiosità tecnica del Mondiale nerazzurro. Difesa a 3, con Pavard, De Vrij e Bastoni davanti a Sommer. Calha dovrebbe farcela per la seconda partita: l'impressione è che siano gli ultimi fuochi dei suoi 4 anni all'Inter. Il Galatasary lo vuole: se l'offerta è congrua (da 20/25 in su) l'Inter non dirà di no. Le premesse sembrano quelle del calcio d'agosto e invece siamo a metà giugno e in palio ci sarebbero anche il prestigio e un titolo mondiale, oltre ai soldi (1,9 milioni per chi vince, 900 mila euro in caso di pareggio). Ma l'Inter è stanca, a Monaco era cotta, gli azzurri stanno peggio, ogni previsione è complicata. Sulla carta, potrebbe essere la partita più importante: vinci questa e sei agli ottavi (poi Urawa e River Plate).

Eppure, proprio perché è la prima, è anche la più difficile da interpretare. Il Monterrey, come poi tutti gli avversari che non siano europei, è in piena stagione (17 partite di campionato), col serbatoio ben lontano dalla riserva. Però è settimo in classifica, perciò tanto forte non sembra essere. Chissà cosa ha preparato Chivu, chissà le relazioni. C'è Sergio Ramos, lo sanno tutti, ma ha 39 anni e non dovrebbe fare paura a nessuno.

Ci sono anche Ocampos (avessi detto, anche se già Genoa e Milan), Hector Moreno (ex Roma, 37 anni) e Carlos Salcedo (18 partite nella Fiorentina 2016-17). Lo stadio è il Rose Bowl di Pasadena, quello della finale Mondiale '94.

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