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Monza, "mission impossible" da Mou

La squadra di Stroppa ancora al palo: "Ma i tre stop non pesano"

Monza, "mission impossible" da Mou

Il debutto a partita in corso di Belotti, la scelta del modulo con la difesa che potrebbe tornare a quattro. La Roma attende il Monza, zero punti in tre gare e tanta voglia di cambiare pagina. «Contro l'Udinese abbiamo raccolto meno di quel che avremmo dovuto». Lo sguardo di Giovanni Stroppa non è quello dell'agnello sacrificale, ma assomiglia a quello dei soldati di Torrijos cari a Gisbert, che guardano in faccia il proprio destino con orgoglio. «Cominciamo a non fare errori gratuiti, poi ci capiterà anche di poter far male». E fa leva sull'orgoglio, cercando nei giocatori «la personalità di fare le cose nel momento topico». Un discorso alla Mourinho, «che a Roma sta facendo cose straordinarie, che ha ottenuto risultati al primo anno e ora sta facendo ancora meglio».

Sì, perché il fattore tempo è qualcosa su cui Stroppa insiste nel sottolineare come sia ciò che manca, per cercare la condizione migliore. «Contano i risultati, ci sono delle difficoltà oggettive, ma con qualche punto in più avremmo la mente sgombra. Verso la salvezza, le tre sconfitte consecutive non pesano». Ma rischiano di sommarsi a quel che racconta il calcolo delle probabilità, ora all'Olimpico. Dove il Monza trova la formazione «più brava sui calci piazzati, con qualità corale, individuale e gamba», oltre a quel Dybala che Galliani aveva cercato di portare in Brianza, prima che si accasasse oltre il Tevere. E Mady Camara dall'Olympiacos, a lungo corteggiato anche da Modesto, responsabile dell'area tecnica monzese. «Ovviamente Dybala mi sarebbe piaciuto allenarlo», conclude Stroppa. «Di certo il Monza ha una rosa incompleta. Con qualche aggiustamento, saremo ancora più competitivi». Sulla strada per Roma, Stroppa si presenta ancora senza Pablo Marì, ma ritrova D'Alessandro e Mota.

Portoghese come Mou e Special One biancorosso nella B dello scorso anno.

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