Moratti tiene Strama in bilico Mazzarri saluta De Laurentiis

Presidente, cosa dice, oggi confermerebbe ancora Stramaccioni? «Al momento non ho dubbi».
É quel «al momento» che scatena i dubbi, non c'è dubbio. Seccato era seccato: «Non è ancora il momento di parlare del futuro e non ho ancora esaminato esattamente la situazione. Manca una giornata, lasciamo lavorare i giocatori. Ibrahimovic e Leonardo hanno litigato? Cosa c'entriamo noi con Leonardo e Ibrahimovic...». Così Moratti nel primo pomeriggio, ma quanto sta accadendo al Paris Saint Germain interessa molto. Leonardo è dato in arrivo con Lucas Moira e la situazione nello spogliatoio parigino è effervescente. Troppi casini: litigio durante il brindisi per la vittoria in Ligue 1 fra Leonardo e Ibrahimovic che lo svedese dice di aver già ricucito, Lucas Moira che si offre all'Inter dopo aver sparato a zero su tutto il club, compagni compresi, Ibra su tutti. Ancelotti che saluta e va al Madrid. E infine il segnale più certo, Mino Raiola che non cambia la sua linea strategica di una virgola e lavora sul sicuro: Ibra fa casino, poi s'accuccia, fa sapere di essere ancora sotto contratto e che sta bene dov'è, poi manda nuovamente tutti a quel paese, direttore compreso. Sono i prodromi del suo mal di pancia con la Juve all'orizzonte. Lì c'è una quantità esagerata di soldi che può succedere di tutto.
E poi, curioso, Giuseppe Bozzo, consulente legale di Walter Mazzarri e Andrea Stramaccioni, che sa già tutto. A Milano Stramaccioni è ottimista. A Napoli dicono che Mazzarri crede di essere il più forte allenatore del mondo e che l'interesse dell'Inter lo stia facendo vacillare. Sembra più probabile che il livornese abbia previsto che il suo Napoli sia a fine ciclo, via Cavani tutto da ricostruire, e allora meglio farlo da un'altra parte. Aurelio De Laurentiis ha pochissime possibilità di convincerlo e a Roma il ds Sabatini, dopo aver vinto il suo personalissimo duello con Franco Baldini, ha messo Mazzarri alla base dell'ennesima ricostruzione.
Ma si mormora con sempre maggior convinzione che su Mazzarri ci sia un ritorno pesante di Moratti. Il presidente si sarebbe esposto in prima persona, magari senza un contatto diretto, gli sarebbe bastato sentire Bozzo senza destare sospetti. De Laurentiis da tempo sa che Mazzarri non rinnova, la sua telefonata a Galliani di due settimane fa era solo l'ennesima conferma, gli chiese notizie su Allegri e sull'eventuale disponibilità del Milan ad aprire un discorso. Pare che proprio quella telefonata fece uscire allo scoperto Galliani che da quel momento prese decisamente le parti di Allegri. De Laurentiis avrebbe pagato l'impossibile per annunciare la conferma del suo tecnico domenica al San Paolo, e questo proprio mentre i legali di Mazzarri stanno discutendo i diritti d'immagine che il tecnico non vuole più lasciare al patron del Napoli.
Sembrerebbe che con il cerino in mano rimangano Napoli e Paris Saint Germain, il produttore e lo sceicco. De Laurentiis si è mosso da tempo, Roberto Di Matteo è uno che gli va a genio, una Champions vinta due stagioni fa proprio nell'anno del grande ritorno nell'Europa che conta del Napoli, contropiedista nato, senza Cavani scatenerebbe un tridente tutto velocità con Insigne, Pandev e Hamsik oltre a una cariolata di milioni cash a portata di mano. L'unica controindicazione sono i bookie che mettono a sedere Di Matteo su tutte le panchine traballanti della Premier e arrivarci non è facilissimo.

Con Claudio Ranieri ora confermatissimo al neopromosso Monaco del nuovo proprietario russo Dmitry Rybolovlev, che invita Roberto Mancini a stare alla larga dall'osso, mentre a Parigi Al Khelaifi fa la sceneggiata e si augura che Ancelotti resti: «Qui lo amiamo tutti, io l'adoro». E ha aggiunto che il Madrid si è scusato: «Hanno contattato il nostro tecnico perché convinti che fosse in scadenza. Adesso mi hanno detto che ne terranno conto». È un mondo così, trappole, inciuci, favole.

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