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Morto il patron della Red Bull, lutto in Formula 1

Dietrich Mateschitz è venuto a mancare all'età di 78 anni, dopo una grave malattia. Oggi il mondo della Formula 1 è in lutto

Morto il patron della Red Bull, lutto in Formula 1

È morto all'età di 78 anni Dietrich Mateschitz, l'imprenditore austriaco miliardario fondatore della Red Bull. Lo scorso anno la rivista Forbes lo collocò al 56esimo posto fra le persone più ricche del mondo con un patrimonio stimato in 25 miliardi di dollari. La sua azienda di bibite energetiche conta ben 23mila dipendenti. Un'impero nato in un bar di Bangkok (Thailandia), dove trovò l'idea per la sua bevanda. In quel locale nel sud-est asiatico assaggiò un drink molto particolare, dal sapore caratteristico e le proprietà energetiche: il Krating Daeng.

Da lì nacque la Red Bull. La primissima lattina fu venduta nella sua terra natia, l'Austria, il primo aprile del 1987.

L'idea vincente

Imprenditore instancabile, Dietrich Mateschitz era malato da tempo e le sue condizioni di salute si stavano aggravando. Gli amici lo ricordano come un eccentrico, un perfezionista, un uomo con un'incredibile cura per i dettagli. Nato nel piccolo comune austriaco di Sankt Marein im Mürztal, grazie alla sua intuizione riuscì a creare un impero che gli valse la fortuna di oltre 20 miliardi di dollari.

Dopo la laurea a Vienna, lavorò per la Procter & Gamble, occupandosi di dentifrici. Poi, la fortuna. La Red Bull. Cominciarono i camionisti e i tassisti, per combattere la stanchezza. Poi gli avventori delle discoteche. Infine, la bevanda iniziò ad essere apprezzata da gran parte della società.

Per otterene la ricetta conosciuta in quel bar thailandese, Mateschitz si mise in società con il suo inventore, Chaleo Yoovidhya. La famiglia di quest'ultimo detiene ancora il 51% delle quote. Il simbolo presente sulla lattina rappresenta due tori che in realtà sono bufali thai. La taurina contenuta nella bevanda è ciò che mantiene sveglio il consumatore. Mateschitz non alterò nulla della ricetta, aggiungendo solo la CO2.

Red Bull Racing

L'arrivo in Formula 1

Non fu mai un amante dei microfoni, poche le interviste concesse. Raramente si presentava ai Gran Premi. Acquistò la Jaguar Racing, rendendola grande. Rilevò poi la scuderia Minardi di Faenza, che venne sostituita dalla scuderia Toro Rosso, poi AlphaTauri. Una palestra da cui sono usciti campioni come Sebastian Vettel e Max Verstappen.

Ma è la Red Bull Racing a portare la fama della bevanda energetica a livello mondiale, direttamente nella Formula 1. La corsa, l'adrenalina, erano del resto qualcosa che lui stesso amava. Col suo patrimonio stimato in 25 miliardi di dollari, Mateschitz si regalò un sottomarino iper-tecnologico per sondare le profondità dell’Oceano, oltre che una preziosa collezione di aerei storici che possono essere visti nell’Hangar 7 di Salisburgo.

Oggi è lutto per il mondo della Formula 1. La competizione, nella giornata odierna, si terrà nel circuito di Austin, negli Usa, e Christian Horner, team manager della Red Bull Racing, ha già espresso tutto il suo rammarico per la scomparsa. "Era sempre entusiasta ed era il motivo per cui siamo qui. Dietrich ha dimostrato che nulla è impossibile. Era incredibile.

Gli renderemo onore come merita" ha dichiarato, come riportato dal Corriere.

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