Napoli, ecco il ribaltone. Conclusa l'era Sarri, Ancelotti per lo scudetto

Sei milioni per tre stagioni, l'ex Bayern twitta un video in 4 lingue: "Città unica, sono onorato"

Napoli, ecco il ribaltone. Conclusa l'era Sarri, Ancelotti per lo scudetto

Napoli - Prima il tweet di congedo. «Ringrazio Maurizio Sarri per la sua preziosa dedizione al Napoli che ha permesso di regalare alla città e ai tifosi azzurri di tutto il mondo prestigio ed emozioni, creando un modello di gioco ammirato dovunque e da chiunque. Bravo Maurizio». Poi il benvenuto ufficiale: «Il calcio Napoli è lieto di annunciare di aver definito un accordo triennale con l'allenatore Carlo Ancelotti avente ad oggetto la guida tecnica della prima squadra». Bye-bye Sarri, De Laurentiis inverte totalmente la rotta: da ieri Ancelotti è il nuovo allenatore del Napoli.

Con Sarri è stata una cosa a metà a tra il saluto e il benservito perché comunque i due non si lasciano benissimo. Il presidente è rimasto deluso dal comportamento del toscano, invitato da due mesi a discutere del prolungamento di contratto e del futuro della squadra. Sarri non ha dato risposte certe al primo incontro, ha tergiversato una settimana fa alla cena di fine stagione, ha preso tempo di fronte ai cinquantamila del San Paolo che gli chiedevano di restare. La goccia finale proprio alla fine del match con il Crotone, quando il presidente si è precipitato negli spogliatoi a stappare champagne aspettandosi la fatidica risposta di Sarri. Niente nemmeno domenica scorsa, e allora De Laurentiis ha metabolizzato il concetto che il tecnico stava tirando troppo la corda e ha giocato d'anticipo.

Sta imparando a conoscere bene la piazza, sapeva che per sostituire un Masaniello come Sarri occorreva un mammasantissima: l'Ancelotti sinonimo di vittorie e trionfi è l'unico nome per calmierare una piazza totalmente sottomessa al Sarrismo e affascinata dalla sua Grande Bellezza. Lunedì e martedì sono stati i giorni dell'accelerata con Carletto, mentre Sarri sfogliava la margherita e chiedeva ulteriori riflessioni allo Zenit perché il Chelsea, inutile dirlo, è ipotesi che attrae maggiormente e, stando ai bookmakers, anche quella più ipotizzabile. Alla cena-incontro dell'altra sera tra presidente e nuovo allenatore, ha fatto seguito ieri mattina un'altra chiacchierata: Ancelotti e De Laurentiis hanno raggiunto l'accordo su queste basi, ovvero contratto triennale, ingaggio che si aggira sui 6 milioni bonus esclusi e il lasciapassare per Castel Volturno ai suoi fidatissimi collaboratori. Il figlio Davide farà da vice allenatore, al genero Fulco toccheranno compiti del nutrizionista, La Sala vestirà i panni dell'osservatore di fiducia. Dello staff sarriano restano Calzona allenatore in seconda e il tattico Bonomi. Ultima formalità prima di imbarcarsi da Fiumicino: Ancelotti ha chiesto di trovargli casa a Posillipo e verrà naturalmente accontentato. «Sono veramente felice e onorato di allenare la squadra di una città unica, sostenuta da un tifo impareggiabile. Forza Napoli sempre!», le prime parole di Carlo Ancelotti, pubblicate sull'account twitter della società partenopea. Parole che il tecnico emiliano, oltre che in italiano, ha ripetuto anche in inglese, francese e spagnolo.

Il secondo round di ieri mattina è servito per apporre le firme, scambiare due chiacchiere con il ds Giuntoli e abbozzare i primi nomi per il prossimo mercato. Ancelotti pretende la conferma di pedine chiave come Koulibaly, Ghoulam, Allan, Zielinski, Mertens, Insigne e Jorginho. Non c'è dubbio che la rosa vada allargata e potenziata, quindi garanzia sugli acquisti e cambio di passo deciso: non più giovani promettenti destinati alla panchina ma campioni affermati. David Luiz in difesa, Vidal a centrocampo e Benzema in attacco sono nomi graditissimi al tecnico e che già stuzzicano la fantasia del popolo.

Carletto parlerà presto con Marek Hamsik: il capitano è tentato dai milioni della Cina ma il cambio panchina potrebbe fargli cambiare idea. Il nuovo ciclo partirà il 10 luglio, il giorno dopo la conferenza stampa di presentazione a Castelvolturno, dalle montagne del Trentino.

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