Questione di ore, forse di giorni, due al massimo. E poi il Milan dovrà sciogliere il mistero intorno all'identità del tecnico da presentare giovedì 7 luglio al raduno di Milanello. A questo punto con Cristian Brocchi che si è chiamato fuori dalla corsa (possibile destino a Brescia), è cambiato lo scenario ed è spuntata l'autorevole candidatura di Vincenzo Montella, già alla Fiorentina e alla Samp dove è rimasto solo per mancanza di convincenti alternative. Tanto che quando sembrò che la federcalcio potesse rinunciare a Ventura per puntare sull'allenatore napoletano, da Genova il presidente Ferrero fece sapere di essere disposto a liberarlo gratis. Già perché all'atto della firma del contratto la Samp fissò la clausola rescissoria del valore di 1,1 milioni di euro.
A questo punto Giampaolo potrebbe diventare l'immediato sostituto di Montella sulla panchina doriana. Montella non è un inedito sul taccuino del Milan: se ne parlò già per la successione di Allegri grazie al calcio espresso dalla Fiorentina, molto spagnolo, fatto di palleggio a centrocampo e di schemi efficaci.
Poi le buone intenzioni si bloccarono dinanzi alla clausola rescissoria fissata dai Della Valle (5 milioni), una cifra che non poteva certo finire nel bilancio rossonero. La scelta di un tecnico di scuola italiana, che ben conosce il campionato e le caratteristiche dei calciatori, si fa sempre preferire a quella di uno straniero (Frank de Boer) gradito invece alla cordata dei cinesi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.