
Inzaghi è convinto: il suo Milan, con molte assenze in difesa e a centrocampo (fuori Alex e Abate, Zapata recuperato per la panchina, Muntari ko, ripescato Mexes), non risentirà della batosta col Palermo, «i fischi, giusti, non hanno lasciato il segno» secondo Pippo. Che deve fare qualche cambio in tutti i reparti per recuperare lo smalto perduto. «Il peccato commesso è stato il disordine tattico, ciascuno, specie Menez, voleva risolvere da solo la partita» la sua analisi in vista della sfida, "complicata", con la Samp che è davanti 3 punti. Da salvare, per ora, c'è lo spirito del gruppo e in particolare dei più discussi. Per esempio El Shaarawy, messo in riga anche dal ct: «Conte ha voluto motivarlo e il ragazzo giovedì mi ha chiesto di allenarsi anche se non doveva». Per esempio Honda, confermato anche a Marassi: «Lunedì è venuto da me a dirmi: cosa posso fare per dare un maggior contributo?».
Frammenti di nuovo Milan, ancora alle prese con la crisi d'identità eppure pubblicamente ringraziato da Silvio Berlusconi, arrivato per la visita pastorale del venerdì pomeriggio, «per il successo nel trofeo che porta il nome di mio padre, fosse stato organizzato in agosto avremmo avuto il pienone, ma torneremo alla data
estiva dalla prossima stagione».A Genova Mexes e Bonera le presenze inedite in difesa, Essien recuperato a centrocampo, in attacco il trio del debutto, Honda-Menez-El Shaarawy nella speranza che possano ripetere la perfomance.