Nessuna italiana sorride. Ma l'euro-inferno è tutto per i nerazzurri

Inzaghi pesca Bayern e Barça, i «nemici» del Triplete Chelsea per il Milan, Juve col Psg. Reds per il Napoli

Nessuna italiana sorride. Ma l'euro-inferno è tutto per i nerazzurri

Un minuto dopo l'estrazione dall'urna di Istanbul - Yayà Tourè incaricato di pescare i bussolotti non è stato un amico - lo hanno battezzato il girone della morte. È quello, targato C, nel quale deve infilarsi l'Inter di Simone Inzaghi, stretto tra Bayern campione di Germania e il redivivo Barcellona di Xavi, in coda il Victoria Plzen, appena rientrato in pista. «Noi siamo l'Inter»: in coro Zanetti e Inzaghi hanno ripetuto lo stesso rito scaramantico ricordando tra l'altro le suggestive affinità con il trionfo del 2010. Anche allora l'Inter di Mourinho passò attraverso le forche caudine di Barça e Bayern in finale a Madrid. Dovrà superarsi per realizzare l'impresa. Girone di media difficoltà invece per il Milan, partito da fascia uno, alle prese con il Chelsea del vecchio sodale Thiago Silva, Red Bull Salisburgo e la Dinamo di Zagabria, il club di Boban. Paolo Maldini, che di questa Champions se ne intende, l'ha definito «soddisfacente sulla carta», segno che poteva andare peggio. E che questa volta il superamento del turno può diventare un altro traguardo qualificante della stagione. Proibitivo farsi abbindolare dal ricorso storico della sede della finale (Istanbul il 10 giugno). «I sogni aiutano ad avere obiettivi» risponde Maldini che riserva una stoccata a Elliott («altri hanno maggiore disponibilità nel programmare»).

Alla stessa altezza c'è l'asticella del Napoli chiamato dal sorteggio a incrociare Liverpool, Ajax e Rangers. Allegri e la Juve invece devono puntare su Parigi: serata magica per Di Maria e forse anche per Paredes in arrivo a Torino tornare nell'arena del Psg. Benfica e Maccabi le altre due rivali non proprio scomode. Con due italiani, Antonio Conte del Tottenham e Carlo Ancelotti del Real Madrid, premiato come miglior allenatore del torneo passato, l'urna è stata amica.

Diranno che Carlo è uomo fortunato. Dal palco della premiazione ha risposto così: «Sono molto amato dai miei calciatori perché li rispetto». Due sfide da non perdere per l'incrocio di destini recentissimi: Haaland con il City deve tornare a Dortmund, Levandosky con il Barcellona deve farsi vedere a Monaco di Baviera.

Per il calendario bisogna attendere le prossime 24-48 ore ma sarà una Champions che va di corsa. Si comincia subito: primo turno il 6 e 7 settembre, si chiude l'1 e il 2 novembre. In 50 giorni e poco più conosceremo l'elenco delle prime sedici d'Europa il cui cammino riprenderà a metà febbraio.

Ad Arrigo Sacchi e al calcio italiano è stato assegnato un riconoscimento speciale, premio del presidente Ceferin. Sul palco il tecnico che portò il Milan di Berlusconi alla conquista del mondo con un calcio spettacolare è arrivato commosso.

Figo, il Pallone d'oro, l'ha ripreso col suo telefonino, testimonianza forse plastica della stima riscossa da questo omino di Fusignano passato alla storia. Gli hanno chiesto: chi gioca ora come il suo Milan? La risposta, imbarazzata, è stata questa: «In Europa molti club, in Italia molti meno». Inappuntabile.

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