RomaC'è chi parlerà domani (Zeman, il collega Petkovic ha dovuto farlo prima dell'impegno europeo), c'è chi non parlerà proprio (De Rossi, alla ricerca della serenità), c'è chi ha già parlato (il presidente Lotito, che ha messo nel mirino la proprietà americana della Roma). Cresce l'attesa a due giorni dal derby della Capitale, anche se la Lazio ha dovuto prima archiviare la pratica Panathinaikos: 3-0 con la doppietta di Kozak - per lui punti di sutura in testa dopo la brutta entrata di Seitaridis - e il gol di Floccari, 1° posto in classifica confermato. Prima del match, cariche della polizia su 100 tifosi greci che hanno lanciato bottiglie e bombe carta.
La Roma avrebbe voluto arrivare al derby di domenica trasmettendo all'ambiente un segnale di distensione: nei giorni scorsi il club di Trigoria ha contattato i «cugini» di Formello per organizzare alla vigilia dell'incontro una conferenza stampa congiunta tra i due tecnici. Zeman e Petkovic, nelle intenzioni della società giallorossa, si sarebbero stretti la mano nella pancia dell'Olimpico davanti a fotografi e telecamere per poi rispondere alle domande dei cronisti. L'idea - secondo quanto si apprende dal club giallorosso - sarebbe però stata stoppata dalla Lazio. Così «scaletta» invariata e conferenze nei propri quartier generali. «A me non è arrivata nessuna proposta ufficiale dalla Roma e comunque l'idea l'avevo lanciata io l'anno scorso ma loro dissero no», replica Lotito. Sullo sfondo la coincidenza della partita con il 5° anniversario dell'omicidio di Gabriele Sandri da parte dell'agente Spaccarotella. Da settimane sui forum riservati delle 2 tifoserie si rincorrono voci preoccupanti. Abbastanza per far temere alle forze dell'ordine possibili episodi «eclatanti» tra i gruppi di supporter coalizzati contro le divise.
«I tre punti nel derby hanno un certo peso, valgono oro», si è lasciato sfuggire Petkovic alla vigilia della sfida continentale della Lazio, tradendo per una volta la sua «glacialità» svizzera. E in attesa di Zeman, che ha sempre ritenuto il derby (per lui sarà il 12°, settimo in giallorosso) una partita come le altre, ad accendere la miccia ci ha pensato Lotito: «Ma chi sono questi americani della Roma? Io per la Lazio ci ho sempre messo la faccia, nella Roma non si capisce chi sia l'interlocutore: il capitale è composto da Unicredit, prima banca italiana, e da un referente Usa che non conosco». «Lotito? He is funny... (è divertente)», la risposta del «collega» Pallotta: il coup de theatre sarebbe che si materializzasse in Italia per la sfida.
Intanto Zeman fa le prove-derby: la sensazione è che Daniele De Rossi sarà titolare, il centrocampista è stato provato sia come interno - ruolo che mal digerisce e che è il motivo dello «scontro» con il tecnico - sia come regista. Più che lo striscione dei tifosi a Trigoria («Ddr non si tocca») o l'eco delle dichiarazioni del dg Baldini sulla disponibilità di ascoltare in futuro le offerte per il giocatore, sarà decisiva l'esperienza di De Rossi in una partita così importante. Superati i problemi alla caviglia (motivo ufficiale della sua esclusione con il Palermo) e quelli intestinali, lui è pronto a dare il suo contributo.
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