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Niente derby per Lautaro Martinez, il giudice sportivo lo ferma: le motivazioni

E' arrivata la decisione del Giudice Sportivo su Lautaro Martinez dopo l'espulsione rimediata in Inter Cagliari

Niente derby per Lautaro Martinez, il giudice sportivo lo ferma: le motivazioni

Il giudice sportivo non si è intenerito nei confronti di Lautaro Martinez, il quale deve pagare dazio per il gesto rabbioso avvenuto durante Inter Cagliari: stop di due giornate, quindi niente Derby per l'argentino. Nessun margine per Martinez, costretto dunque a saltare sia la partita contro l'Udinese, sia quella contro il Milan. La conferma della decisione è arrivata tramite il comunicato diffuso dal giudice sportivo Mastrandea, che punisce Lautaro Martinez con due turni di squalifica e quindicimila euro di multa. Provvedimento identico per il terzo portiere Berni, entrato in campo per affrontare l'arbitro Manganiello.

Con queste parole Mastrandea ha motivato la decisione di squalificare il giocatore argentino: "Per proteste nei confronti degli Ufficiali di gara (Sesta sanzione); per avere inoltre, al 48° del secondo tempo, all'atto del provvedimento di ammonizione, con estrema platealità, assunto un atteggiamento intimidatorio avvicinandosi vigorosamente al Direttore di gara al quale urlava in faccia frasi in spagnolo; dopo il provvedimento di espulsione veniva allontanato con forza dai suoi compagni di squadra reiterando la veemente protesta e scagliando con rabbia un pallone mentre abbandonava il terreno di giuoco e continuava ad inveire contro il Direttore di gara".

Stop di due turni per Martinez, provvedimenti anche per Berni

Nel comunicato ufficiale di Mastrandea si prende atto anche dello stop forzato inflitto al terzo portiere Berni, che comunque non sarebbe stato impiegato visto che la sua ultima presenza ufficiale appare come un ricordo piuttosto sbiadito: "Per avere, al termine della gara, al momento del rientro negli spogliatoi, con atteggiamento minaccioso rivolto all'Arbitro espressioni dal contenuto intimidatorio". Nessun provvedimento, invece, per l'allenatore dell'Inter, Antonio Conte, decisamente nervoso al termine della partita, al punto tale da chiedere un confronto a Manganiello, finito nel mirino anche dei suoi collaboratori. L'Inter non è però riuscita ad evitare la sanzione per il comportamento scorretto dei suoi tesserati e dei suoi tifosi: "Per avere suoi tesserati, al termine della gara, sul terreno di giuoco, creato un clima di tensione nei confronti degli Ufficiali di gara, che venivano circondati in occasione delle proteste, perdurando tale clima fino al loro ingresso negli spogliatoi, nonché per aver impedito ai medesimi di eseguire il saluto finale del cd "terzo tempo"; e, inoltre, per avere suoi sostenitori, al 26° del secondo tempo, intonato un coro offensivo nei confronti di un calciatore di altra Società".

Ventimila euro la sanzione inflitta all'Inter per il comportamento di Conte e per i cori contro Zlatan Ibrahimovic.

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