Qatar 2022

Non solo Leo e Cristiano. Generazione di fenomeni all'ultimo ballo Mondiale

Messi punta al record di gare (25) di Matthaus. Lui più di CR7 insegue la Coppa mai vinta

Non solo Leo e Cristiano. Generazione di fenomeni all'ultimo ballo Mondiale

Come si fa ad essere immortali nel calcio? Forse non basta aver giocato 4 mondiali e averne vinto qualcuno. E neppure essere titolare del record di gol (Miroslav Klose, 16 reti) Forse bisogna essere Maradona, che riesce a far vendere all'asta il pallone della mano de Dios per 2,4 milioni di euro e la maglia di quella inarrivabile beffa a 8 milioni di euro.

Ecco perché tutti loro, che domenica si giocheranno l'ultimo mondiale, partono con un bel handicap: avranno un posto solo nel parterre degli indimenticabili. Per l'immortalità c'è tempo. Naturalmente il pensiero di tanti corre a Lionel Messi, 35 anni ben portati, e Cristiano Ronaldo, 37 anni col vizietto della primadonna, ai quali va rivolto deferente pensiero per quanto si sono battuti e sbattuti nel farci divertire. E c'è da credere che anche stavolta non si tireranno indietro. Entrambi inseguono il mondiale mai vinto, CR7 con la sua compagnia di famelici talentuosi e la Pulce con i discepoli che qualche volta ne hanno deluso le aspettative: leggi finale di Rio de Janeiro 2014, quella che Angel Di Maria (34 anni) si è perso, nel senso non ha giocato, ed invece Manuel Neuer (anni 36) e Thomas Muller (anni 33) hanno vinto. Ecco appunto altri tre che ci saluteranno. Ma l'elenco è lungo e farà piangere il cuore degli amanti del pallone: ne uscirebbe una gran squadra da titolo. Vedete un po': Luka Modric (37 anni) e Karim Benzema (34 anni), Sergio Busquets (34 anni) e Luis Suarez (35 anni), Robert Lewandowski che, dall'alto dei 33 anni, giocherà solo il secondo mondiale senza aver ancora segnato. All'addio due giocatori che, invece, ci hanno offerto fior di gol in Italia: Edinson Cavani, anni 35 come Olivier Giroud, tre mondiali all'attivo e un campionato del mondo in bacheca. Il centravanti francese arriva in Qatar da campione in carica. Comunque vada, essere tornato al mondiale è un successo. Eppoi il nonno trentanovenne Dani Alves e l'indomito 37enne Thiago Silva. L'altro nonnetto: il pestifero Pepe (39 anni) portoghese. E chissà mai non sia l'ultimo anche per Neymar che con i suoi 30 anni, 6 reti e 3 mondiali, avrebbe tempo per provarci ancora. Ma lo immaginate dedito al pallone fra quattro anni? Stesso discorso per Thomas Muller che, a 33 anni, è solo logoro non proprio calcisticamente anziano: intanto, in Qatar, proverà ad acchiappare il connazionale Klose nella classifica cannonieri dei mondiali. I gol di Muller sono 10, ne mancano 6 per raggiungere il socio. Più difficile ce la facciano Messi (6 reti), CR7 (7 gol), o Suarez a quota 7 come Ronaldo.

Invece l'ultimo e forse più accessibile record starà nei piedi della Pulce. Lothar Matthaus è il recordman di partite giocate: 25. Messi è a quota 19, sei in meno. C'è tanto del numero 6 nella sua storia mondiale: il primo gol in nazionale il 16/6/2006 in un 6-0 alla Serbia. Finora ha segnato 6 gol. Stavolta servirà un'eccezione: 7 partite per arrivare alla finale.

Con 6 acchiapperebbe il tedesco, non l'ultima chance per vincere la coppa.

Commenti