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Nostalgia Conte: «Strano senza Del Piero»

Nostalgia Conte: «Strano senza Del Piero»

Le idee immutabili e perfette teorizzate da Platone non abitano certo in casa Juventus, ma è un fatto che ieri Antonio Conte ha da un lato coccolato e dall'altro spronato la propria dirigenza a non considerare chiuso il mercato. Le prime parole pronunciate dal tecnico bianconero nella nuova stagione sono state tuttavia improntate a un sano realismo: «Sono molto contento di quanto fatto finora, ma sappiamo tutti che c'è ancora da lavorare e che questo è un periodo economicamente molto rigido: quando non c'è tanta disponibilità economica, fanno la differenza la bravura e le idee». Come quelle che l'anno passato hanno permesso alla Juve di arrivare a Vidal, non un top player sul mercato «ma sul campo sì. Cerchiamo giocatori di quel tipo, gente che non costi necessariamente 40 milioni ma che poi renda come si deve. Lucio, ad esempio, è un top player arrivato gratis. Lo scorso anno questo tipo di ragionamento ci ha portato a compiere un'impresa super straordinaria, trovando giocatori di ottimo livello senza che fossero star assolute. Se il Psg ha appena valutato Thiago Silva e Ibrahimovic quasi 70 milioni, significa che il Milan aveva in casa veri top player: il nostro successo in campionato deve essere quindi ancora più esaltato».
Ripetersi non sarà ovviamente facile, ma è quanto proverà a fare la Signora per la prima volta dopo diciannove anni «orfana» di Del Piero: «Alex sarà comunque sempre presente, perché rappresenta la storia della Juve - è la carezza di Conte all'ex capitano -. È strano che non ci sia e la sua presenza manca, però la vita va avanti: gli auguro le migliori fortune, se le merita tutte». Quanto al possibile tormentone legato a chi indosserà la maglia numero dieci, ecco la mezza notizia: «Decideremo io e la società a chi darla: non sarà un problema». Ancora una volta, insomma, Conte farà da garante con i tifosi e nessuno si permetterà di contestarne la decisione. Così come nessuno lo taccerà di eccessiva prudenza sentendolo dire che «abbiamo messo le fondamenta, ma il nostro palazzo è tutto da costruire. Avverto un po' troppo entusiasmo intorno a noi. Non dimentichiamo che l'anno scorso arrivavamo da due settimi posti consecutivi. Cercheremo di confermarci in Italia e affronteremo la Champions con grande voglia e determinazione, cercando di fare più strada possibile così come in Coppa Italia».
Organizzazione, grinta e massima serenità in tutto e per tutto.

Da Zeman («gli diamo il bentornato in serie A: qualsiasi nostra risposta sarà data sul campo») alla vicenda calcio scommesse dalla quale Conte è sicuro di uscire pulitissimo: «Nell'ultimo mese e mezzo mille pensieri hanno affollato la mia testa, ma io sono serenissimo e ho la massima fiducia in chi conduce le indagini. Patteggiare? Non è un discorso che deve riguardarmi. Nei prossimi giorni, se sarà il caso, torneremo sul tema». Oggi (ore 17,30), prima amichevole a Saint Vincent contro una rappresentativa locale.

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