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Nuovo Milan, luci abbaglianti a S. Siro

Toro steso dal poker rossonero con Pulisic, la doppietta su rigore di Giroud e Theo

Nuovo Milan, luci abbaglianti a S. Siro

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Luci abbaglianti a San Siro. Sono quelle procurate dal nuovissimo Milan che insiste e si ripete dopo l'esordio di Bologna: due successi su due, al culmine di una prova davvero confortante. Con qualche censura dedicata all'organizzazione difensiva in occasione dell'1 a 1 del Toro, poi messo sotto agevolmente nel finale del primo tempo. Luci ridotte invece su San Siro per un guasto improvviso (calo di tensione) dell'impianto di illuminazione: i due capitani riferiscono all'arbitro che si può continuare mentre i 72 mila accendono le torce dei rispettivi cellulari. Chissà se al sindaco Sala e alla sua pittoresca maggioranza l'episodio avrà provocato qualche amara riflessione! Il Milan invece per ora viaggia a pieno regime di giri, grazie anche alla fresca serata dopo la temperatura tropicale di Bologna.

Il Toro è un polipo di squadra. È capace di attorcigliarsi, con i suoi tentacoli, al Milan che fatica sulle prime a liberare il suo calcio libero e geometrico. Spesso ricorrono a qualche fallo di troppo (specie Buongiorno su Giroud) per spezzare il ritmo del gioco più che per rischio effettivo. Juric fa seguire uomo su uomo anche quando, con le posizioni inedite scelte per l'occasione dai terzini Calabria e Theo Hernandez, i due diventano centrocampisti. In questi casi bisogna coltivare la pazienza e aspettare che si apra un varco nell'accampamento granata. È quello che fa puntualmente Loftus Cheek in società con Pulisic, due dei nuovi che riscaldano il cuore dei 72 mila di San Siro. Insieme, alla mezz'ora abbondante, interrompono una manovra granata e danno vita alla classica ripartenza con il centrocampista inglese che arrivato in area invece di tentare il tiro rimette palla indietro per l'americano giunto in corsa e perciò autore simbolico dell'1 a 0. È un Milan ancora imperfetto e infatti alla prima punizione subita, con l'area rossonera presidiata da tutti i 10 calciatori di movimento, spunta alle spalle di una difesa distratta Schuurs per deviare la palla dell'1 a 1 a pochi passi da Maignan. Il seguito è una reazione rabbiosa consumata nei minuti finali del tempo con Giroud protagonista dal dischetto (mano di Buongiorno, intervento del varista Valeri) e poi con Theo in vetrina grazie alla combinazione geniale dettata da Leao: è una giocata reale per il 3 a 1 dell'intervallo. Il Toro non è granchè in attacco specie poi se perdendo Sanabria per acciacco muscolare deve ricorrere a Pellegri. Di fatto, nella ripresa prova a rimediare un risultato diverso lasciando alle spalle gli spazi utilizzati da Leao, Reijnders e Pulisic per scorribande ripetute. In una di queste, l'assolo di Leao viene stroncato da un pestone di Schuurs segnalato dal varista: Mariani non può esimersi dal secondo rigore che Giroud confeziona con il nastrino del 4 a 1. A quel punto Pioli e solo a quel punto può liberare un pezzo della sua nuova panchina:

Musah, Chukwueze e Okafor sono gli esponenti del mercato grazie al quale nei prossimi giorni può arrivare anche Taremi (con immediata partenza di Colombo per Monza).

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