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Occhio a super Bezzecchi Pole, vittoria sprint e... sa come stregare i tifosi

L'allievo di Rossi lo ricorda anche nei modi. Fin qui nella Scala delle moto si è preso tutto

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Una favola. L'ha definita così Marco Bezzecchi la vittoria della Sprint nel sabato olandese. Sulla storica pista di Assen, riconosciuta da tutti quale la cattedrale della moto, il pilota della VR46 è ancora il più veloce: primo al venerdì, pole e Sprint al sabato. Oggi si ripete con la gara lunga.

Con tre azzurri in prima fila, nell'ordine il Bezz, Bagnaia e Marini, l'Italia ingorda festeggia anche con Pecco alla fine secondo. La Ducati conquista così un'altra splendida doppietta, oltre al 6° successo nella Sprint su otto prove disputate, un risultato che la dice lunga sulla Desmosedici: la moto più equilibrata e veloce in griglia. Terzo al traguardo il mastino Brad Binder, su Ktm. La posizione gli è stata poi tolta causa 3" di penalizzazione per aver superato il track limit. Ne ha così approfittato Fabio Quartararo, finalmente a podio con la sua Yamaha davanti all'Aprilia di Aleix Espargaro.

Nel Mondiale Bagnaia mantiene la testa della classifica con 21 punti su Jorge Martin e 31 su Bezzecchi. «Complimenti al Bezz, sta guidando molto bene, un po' come Martin al Sachsenring - ha dichiarato il piemontese -, ho provato a portarmi sotto Marco, ma non avevo la confidenza per spingere ulteriormente. Più di così non riuscivo a fare. La nuova moto è molto stabile nei tratti veloci mentre fatica nelle curve strette. È da inizio anno che cerchiamo un equilibrio, ma non mi lamento. L'obiettivo è essere costante, cosa che è mancata ad inizio stagione». La regolarità è la parola chiave anche per il Bezz che aveva faticato in Germania. «Assen è una favola. Mi sono trovato subito bene con la moto e anche la gara si è conclusa con un lieto fine. Ero partito bene, ma ho commesso un errore alla prima curva. Non volevo far passare Pecco, così ho fatto una grande staccata, ma ho esagerato e mi hanno passato Bagnaia e Binder. Allora mi sono calmato e ho ripensato la strategia. È stato duro passare Binder perché è un animale. Poi ho ripreso Pecco e sono felicissimo».

Dopo aver tagliato il traguardo è salito sul trabattello di una telecamera per salutare il pubblico. «È stato bellissimo sentire il calore dei tifosi», ha detto il Bezz, che gara dopo gara sta conquistando sempre di più il cuore dei fan. E mentre le Ducati continuano a farla da padrone, ieri Quartararo ha tirato un sospiro di sollievo. Il primo podio della Sprint fa morale, ma il francese resta con i piedi per terra: «Corriamo con una moto "old school". In Giappone stanno lavorando per il 2024. Non vedremo aggiornamenti significativi quest'anno». In crisi piena invece Marquez, che al mattino ha tamponato pure Bastianini: «Sono umano. È difficile spingere con un dito, una costola e il legamento del piede rotti».

Bella invece la rimonta di Enea, 8°, che oggi punta a fare meglio.

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