Ferrara tappa di avvicinamento alla corsa per la prossima Champions, Liverpool appuntamento storico per sognare la finale dell'attuale torneo continentale. Sospesa tra l'incubo di fallire l'obiettivo stagionale e il sogno di fare le valigie per Kiev, la Roma vivrà in 4 giorni un bivio importante dell'annata. Lazio e Inter corrono in classifica come i giallorossi, non si possono commettere errori nella volata europea che taglierà fuori una delle tre. Ma i Reds ricordano la notte più amara della storia romanista e la «rivincita» è uno stimolo in più per non interrompere la bella corsa continentale.
Eusebio Di Francesco ha ribadito che la testa della squadra dovrà essere sulla Spal e non sugli inglesi. Ma intanto farà turnover, figlio di dieci giorni di emozioni forti e stress psicofisico, ma anche della sfida di martedì ad Anfield Road. «Cambierò qualcosa, ma non posso cambiarli tutti», ha sottolineato il tecnico della Roma. Kolarov è out per un affaticamento muscolare (a sinistra ci sarà Jonathan Silva, al debutto in A), Schick si candida per una maglia da titolare con possibile riposo per un carico Dzeko («parlerò con Edin, poi deciderò», così il tecnico), ballottaggio a centrocampo Gonalons-De Rossi con il capitano favorito.
La Spal, in serie positiva da 8 gare, ha già fermato la Juve, ha fatto soffrire il Napoli e ha bisogno di punti salvezza. «Gara difficile, conterà anche il caldo, ma noi non possiamo sbagliare», la chiosa di Di Francesco. MDD
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