Oggi l'Etna fa l'esame al Giro

Nibali promette show: «Salita vera, qualcosa succederà»

Pier Augusto Stagi

Tre ore di bicicletta per non perdere l'abitudine, la visita di papà Salvatore e gli auguri social per il compleanno di Sheikh Nasser, il principe del Bahrain che gli ha costruito attorno la nuova squadra. Vincenzo Nibali ha trascorso così il giorno di riposo nella sua Sicilia. Oggi però c'è poco da riposare, anzi, se i primi tre giorni in Sardegna sono stati tutt'altro che semplici, quello di oggi è il primo giorno della verità.

Si sale sull'Etna da un versante inedito; di sicuro non deciderà chi vincerà la corsa, ma darà ben più di un indizio a chi ha queste ambizioni e a chi dovrà mettersi il cuore in pace. «Sapete come la penso ha ripetuto il siciliano vincitore di due Giri -: questa è una salita vera ed esigente. Non passerà inosservata. Qualcosa succederà. Sfida a Quintana? Lui è il faro della corsa, ma occhio anche a Thomas, Landa e Mollema, Dumoulin, Yates e Pinot, ma anche a Kruijswijk e al nostro Pozzovivo».

Due salite

lunghe (33 chilometri il Portella a metà strada, 18 l'ascesa al Rifugio Sapienza a quota 1.900 metri) che offre abbastanza terreno per darsi battaglia e provare la febbre a chi nutre ambizioni di arrivare a Milano in rosa.

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