ValenceOggi il Tour riparte da una cittadina poco conosciuta della regione del Rodano che si chiama Bourg-de-Pèage, in pratica la città del pedaggio o dei pagamenti: Nibali in queste due settimane ha già dato, ha già pagato e anche profumatamente, quindi - sulle Alpi - si può solo sperare che il siciliano possa andare a incassare qualcosa, per rientrare perlomeno delle perdite fin qui maturate.
Il Tour vive una giornata di quiete dovuta anche alla grande calura. In verità c'è chi sfida la canicola di questi giorni e va ugualmente all'attacco. Una ventina di corridori con il nostro Matteo Trentin, al quale va fatto un monumento, se non altro perché - tolto Nibali - è il primo italiano che cerca di andare alla ricerca di una vittoria in questa edizione del Tour. Alla fine, però, vince ancora il tedesco Greipel, che porta a tre le sue vittorie di tappa in questo Tour. I battuti Degenkolb e Kristoff. In classifica generale tutto resta invariato, con Chris Froome sempre in giallo e il nostro Nibali sempre 8° a 8'17“.
«Oggi il pubblico mi ha incoraggiato lungo tutta la tappa e anche il gruppo mi ha dimostrato la sua solidarietà - ha spiegato un sorridente Froome nel dopocorsa -. Se ho pensato a ritirare la squadra in segno di protesta? (Come accaduto nel '37 al Belgio, o a Magni, quando Bartali fu minacciato dai francesi, ndr ). Assolutamente no».
Dalla tv francese ( France 2 ) arrivano però nuove accuse all'indirizzo della maglia gialla. Nel tradizionale appuntamento televisivo, Stade 2 , Pierre Sallet, fisiologo sportivo, ha analizzato la performance di Froome a La Pierre Saint Martin. «Il tempo impiegato per percorrere i 15 km della salita è stato di 40'43“ con una potenza media di 425 watt e punte di 500 per un atleta che pesa 71 chili. Il valore che stona è quello dei watt per chilo che è di 7,04. Sopra i 7 watt per chilo, c'è un chiaro sospetto», ha detto Sallet.
Presente in studio il team manager della Sky Dave Brailsford, ha tagliato
corto: «Chi parla non conosce i reali dati di Chris».Oggi tappa interlocutoria, si arriva a Gap, la città che ci riporta al famoso Mondiale fratricida del'72, quello che valse l'iride a Marino Basso a danno di Franco Bitossi.
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